Salonicco, 15 luglio – Dopo lo scivolone con la Germania, gli azzurri Over 40 avevano l’assoluta necessità di rimediare per riprendere la corsa verso la qualificazione. Il riscatto c’è stato, con una vittoria perentoria contro la Grecia D, asfaltata col punteggio di 83-48. Per come è stato ottenuto, il successo rilancia l’Italia e giustifica le ambizioni della vigilia che la ponevano fra le favorite di questi mondiali. Gli azzurri hanno fatto vedere un gran bel basket, basato su una difesa continua, puntuale, pressante, sul dominio ai rimbalzi, su una veloce circolazione della palla contro la zona greca, sulla precisione nel tiro da fuori (11 su 24 le bombe da tre). Certo, delle quattro formazioni greche della categoria Over 40, la Grecia D non è la più forte, ma non è nemmeno una squadra materasso.
Gli azzurri non sembravano nemmeno lontani parenti di quelli visti il giorno prima,timorosi e incerti contro i tedeschi. Fin dal primo minuto sono partiti col turbo, spietati nel bloccare le iniziative avversarie, pronti a scattare in avanti e a colpire con ottima percentuale. Il pressing e la gran vena di Delli Carri nel tiro da tre hanno prodotto gia a metà del primo quarto un vantaggio più che incoraggiante (15 a 1) che ha disorientato e mandato nel pallone i greci. La coppia di play Donati e Corvino ha avuto il merito di tenere alto il ritmo e di imbeccare i frombolieri Longobardi, Capone e Delli Carri. Esposito e Corvo hanno badato a far danni con le incursioni in area, mentre Zudetich, Brigo, Venturi e Bertinelli hanno assicurato carrettate di rimbalzi. Ottimo l’esordio di Bertinelli, che aveva dovuto saltare la gara con la Germania per un impegno improrogabile: il neo-quarantenne è stato pericoloso in attacco sia in area, sia fuori.
Ma tutta la squadra si è mossa bene, finalmente ha assunto la fisionomia delle squadre guidate da Bucci, inflessibile in difesa e raziocinante in attacco. Tutti erano animati dal sacro fuoco del riscatto, consapevoli che un passo falso con i greci avrebbe compromesso le sorti della spedizione. Raggiunti i 20 punti di vantaggio al riposo, l’Italia ha leggermente rallentato la pressione nel 3° quarto, chiuso 61-35. Ci ha pensato Bucci a scuotere i suoi con l’ordine tassativo: ‘Non regaliamo niente!’ preoccupato giustamente di accumulare un grosso scarto che potrà venire buono nel caso in cui conti il quoziente canestri. E così, nell’ultimo quarto, altra pressione sui greci, altre palle rubate, altre conclusioni vincenti in contropiede e da fuori. Per ben sei volte gli azzurri hanno costretti i greci all’infrazione di 24” o a tentare affannose e inutili conclusioni alla scadere dei 24”.
Particolari tecnici a parte, un motivo che ha giocato a favore degli azzurri è stato l’orario della partita. Da sempre gli italiani – almeno nel basket - giocano bene alla sera o al pomeriggio, come appunto è accaduto contro la Grecia D. Ma farli giocare alla mattina significa imporre loro una gara ad handicap, come è avvenuto contro i tedeschi. La bella gara degli azzurri ha avuto una cornice stupenda, il complesso sportivo della scuola privata Mandoulidis, a circa 15 km da Salonicco, considerata una delle migliori della Grecia: roba che in Italia non ci sogniamo non solo fra gli istituti pubblici, ma nemmeno fra quelli privati. Non sappiamo quale sia il livello dell’insegnamento, ma l’attrezzatura sportiva è da sogno.
Ecco infine il tabellino degli azzurri: Corvino 7, Donati 4, Delli Carri 20, Capone 11, Longobardi 10, Esposito 11, Bertinelli 5, Zudetich 1, Corvo 7, Venturi 4, Brigo 3.
Giornata favorevole anche L’Italia Master che gareggia nella categoria Over 45, che procede a punteggio pieno. Dopo aver battuto l’Austria 73-70, ha travolto l’Uruguay 85-73. Sfortunate invece le ragazze Over 40 Highlanders di Pesaro, sconfitte per un solo punto (47-48) dalle colombiane.