Verona. È scattata nella città scaligera l’Operazione Mondiali 2017 per le nazionali Over 75, 70 e 65 agli ordini di coach Tonino Zorzi. Gli azzurri ‘d’epoca’ hanno risposto all’appuntamento arrivando anche da regioni lontane. La distanza maggiore l’ha percorsa Peppe Vento, che si è mosso dalla sua Trapani in aereo. Questo esuberante siciliano del resto è abituato ai record: oltre a essere stato uno dei migliori giocatori siciliani di basket negli anni Sessanta, è uno dei più forti tennisti al mondo della categoria Over 70, e ancor oggi è spesso in viaggio per disputare tornei di tennis ‘Over’ nei cinque continenti.
Vento è una icona vivente dello sport , anzi, degli sport. Perché non è mai stato fermo: il basket praticato in gioventù gli è servito per essere emergere nel tennis, e il tennis praticato ai vertici mondiali ora gli serve per essere in forma nel basket ed essere fin d’ora un punto di forza della nazionale Over 75 ai mondiali di basket a Montecatini (30 giugno – 9 luglio). Certo, non tutti i convocati a Verona sono in forma smagliante. Anche perché in settembre, quando sono stati interpellati, non molti credevano che potesse avere successo l’idea di allestire nazionali di basket trasformando pensionati settantenni o giù di lì in azzurri in grado di competere in un campionato mondiale. Invece, poco a poco la passione è prevalsa su scetticismo, acciacchi, timori e incertezze. E il primo allenamento nel Palazzetto CONI di Verona ne è stato una conferma. Qualcuno ha un po’ di ruggine da togliersi di dosso, ma in tutti c’è ancora tanta passione. Faceva impressone vedere il contrasto fra capelli bianchi, rughe, movimenti lenti e l’ entusiasmo da ragazzini che questi veterani sciorinavano sul parquet.
I più numerosi all’allenamento sono stati i giocatori Over 75, la categoria più anziana, a cui il Veneto ha dato un forte contributo con Justo Bonetto, Vasco Properzi, Giorgio Cedolini, Giorgio Bortolozzi e Ottorino Flaborea. A loro si sono affiancati Claudio Turra, Peppe Vento e Giancarlo Sarti, il più anziano degli azzurri d’epoca, con 80 anni suonati. Accanto a Peppe Vento, di cui si è già detto, c’è un altro ‘polisportivo’: Bortolozzi, infatti, si tiene in forma da anni disputando - e vincendo spesso e volentieri – le competizioni internazionali Master di salto in lungo e salto triplo. Un po’ scarsa la rappresentativa degli Over 70: Claudio Cavallini, Nino Comelli, Paolo Gambardella e Eligio De Rossi. Rappresentativa scarsa – per ora – solo di numero, non certo per la qualità dei giocatori. Cavallini spicca per il fisico asciutto, pronto e ben allenato; non c’è da meravigliarsi più di tanto, visto che ogni mattina si fa 7-8 km di corsa nei parchi di Torino prima di cominciare la sua giornata come medico nel suo studio. Ma anche gli altri non sono male, tutt’altro.
Ciucci Devetag e Pino Maresca hanno già partecipato a competizioni ‘Over’ e portano il contributo della loro esperienza alla formazione Over 65, che a Verona si è presentata a ranghi ridotti per i molti elementi inclusi nella “injuried list”. Gli ex Mobilquattro Federico Nizza, Marco Veronesi, Giorgio Papetti e Pierangelo Gergati (peraltro assente a Verona) formano l’ossatura della nazionale Over 65. Accanto a loro – oltre a Maresca e a Devetag – c’erano all’allenamento Dino Rama, che da veronese giocava in casa, e Gianni Trevisan. In arrivo dal prossimo allenamento il gruppo dei pesaresi con Paolo Gurini, Franco Cinciarini, Alberto Paccapelo. Ancora da Pesaro Carlo Ripanti fa sapere che il suo gruppo di nove Over 65 si allena ogni settimana da anni, che è in forma e si offre alla causa nazionale. Sarà coach Zorzi a decidere chi scegliere. La passione è il segreto che ha spinto questi ‘giocatori d’epoca’ a emergere nel basket, ad arrivare ai vertici nazionali e non solo. Avessero i giovani d’oggi la metà di quella passione, il nostro basket non sarebbe alle prese con la crisi che sta attraversando.
Tonino Zorzi ha condotto l’allenamento cominciando dai movimenti fondamentali e finendo con una partitella. Positivo il suo commento: “Devo dire che la situazione è migliore di quello che pensavo. Adesso, in attesa del prossimo allenamento ciascuno deve prepararsi per conto proprio, curando in particolare il tiro”. E ha dato i compiti per casa: 600 tiri alla settimana, il che significa 100 tiri al giorno (con un giorno di meritato riposo). Accoglienza esemplare - Il gruppo dei nazionali Over è stato per l’occasione ospite dell’associazione veronese “Amici del Basket”, rappresentata al palazzetto dalla presidente Paola Dalla Longa, che ha offerto un’accoglienza a dir poco esemplare, mettendo a disposizione degli azzurri di Zorzi un palazzetto perfetto e allertando la stampa locale. Ci sono state interviste televisive con giocatori di maggior richiamo, a cominciare da Flaborea, carico di successi in carriera (ma anche di qualche chilo di troppo), e da ‘paròn’ Zorzi. Intervista anche per Properzi, che a Verona è stato giocatore - allenatore oltre 40 d’anni fa, quando la Scaligera cominciava dalla serie D la sua scalata alla A. L’accoglienza ha compreso anche un sontuoso buffet alla conclusione dell’allenamento. Abbastanza, insomma, per fissare il bis a Verona con il prossimo allenamento il 24 febbraio.