Gli azzurri della nazionale Over 70 si sono ritrovati a Verona al termine della loro avventura ai mondiali di maxibasket in cui hanno conquistato il quarto posto. Ancora una volta sul parquet, ma solo per ricevere gli applausi del pubblico nell’intervallo della gara di precampionato fra Tezenis e Red October Cantù. Questi gli azzurri presenti: Giorgio Cedolini, Giuliano Ceper, Claudio Turra, Giorgio Bortolozzi, Nino Comelli, Pino Zanardi, Dino Rama, Eligio De Rossi, coach Tonino Zorzi, il fisioterapista Marco Cedolini, e il sottoscritto, manager e addetto stampa della nazionale.
Verona è rimasta nel cuore degli azzurri d’epoca di Tonino Zorzi: a Verona si è svolta la maggior parte degli allenamenti, e soprattutto sono stati accolti con calda cordialità dai rappresentanti dell’amministrazione comunale e dalla Associazione Amici del Basket. Infine, last but not least, veronese è lo sponsor della nazionale, “Mister Day” di Giuseppe Vicenzi, l’uomo che ha legato il suo nome all’affermazione del basket nella città di Giulietta Veronesi e ai successi nazionali e internazionali conquistati nei decenni trascorsi ai vertici di questo sport. L’assessore allo Sport del Comune di Verona Filippo Rando ha voluto stringere la mano a tutti gli atleti Over 70. E la presidente degli Amici del Basket, l’ex azzurra Paola Dalla Longa, ha consegnato agli azzurri schierati a centro campo una medaglia a riconoscimento della loro impresa, in cui hanno conquistato il quarto posto nel mondo e – non dimentichiamolo – il primo in Europa. Fra gli azzurri mancavano per motivi personali tre validissimi rappresentanti, Paolo Gambardella, Peppe Vento e Claudio Cavallini. A Trapani Vento doveva essere partecipare a un consiglio di amministrazione e a Torino Cavallini – valente ortopedico - era stato chiamato a eseguire un intervento chirurgico d’urgenza. Dove si vede che i nostri eroi non sono settantenni che si godono la pensione in panciolle, ma sono ancora coinvolti nel lavoro e nella vita attiva ad alto livello. Vita attiva che contempla anche il basket in campo internazionale, con tutto quel che comporta questo sport molto impegnativo : fatica, sacrifici, umiltà e tenacia nel riprendere dopo decenni dalla fine della carriera. E adesso che l’avventura dei mondiali a Montecatini è finita con gli applausi di Verona, gli azzurri Over 70 si riposeranno finalmente in santa pace, dopo aver incorniciato la medaglia? Nemmeno per sogno. Da Verona i nostri eroi ripartono. Stanno già pensando agli Europei di Maribor in Slovenia, in programma dal 22 giugno al 1° luglio dell’anno prossimo. No, i nostri eroi non si fermano, ma quando mai? Non lasciano, anzi, raddoppiano: siccome la squadra era composta per metà da Over 75, vogliono dar vita a due formazioni: una Over 75 e una Over 70. E al posto di una medaglia da quarto posto, ne vogliono mettere al collo due d’oro. Ormai il meccanismo si è messo in moto, e procede spedito. Perché Maribor non sarà il capolinea. Dopo Maribor ci saranno i mondiali di Espoo in Finlandia del 2019, e dopo ci saranno altre competizioni internazionali. La grande avventura è appena cominciata si è aperto un futuro a dir poco interessante e decisamente allettante. Il bello deve ancora arrivare.
Articolo a cura di Mario Natucci