I milanesi e i veronesi “Over” hanno dato vita a una gagliarda partita nel Palasport di Verona per ricordare il grande Pino Brumatti, il giocatore rimasto nel cuore degli appassionati e che è stato attore protagonista nel grande basket della serie A, dai 19 anni, quando arrivò al Simmenthal Milano, fino ai 40 anni quando giocò a Verona. La partita si è chiusa col punteggio di 63 a 58.a favore di “Maxibasket Milano” che ha superato il “Club Italia 65 /75”. I milanesi, che pochi mesi fa hanno scoperto il maxibasket secondo il rito meneghino, cioè alla grande, hanno inaugurato la loro nuova divisa battezzandola con una vittoria. Certo, gli Over 55 milanesi avevano un notevole vantaggio in fatto di età sugli avversari Over 65 (con ben cinque fra Over 70 e Over 75) che aspirano a vestire la maglia azzurra negli Europei di Maribor in giugno nelle categorie più anziane.
A ringiovanire e a rinforzare il “Club Italia 65/75” erano stati opportunamente chiamati i più giovani Andrea Vitari e Dacio Bianchi. Quest’ultimo ha rimpinguato il carniere della sua squadra con ben 31 punti: una vera forza della natura per i suoi 49 anni, che merita la convocazione nella nazionale Over 45 per Maribor e nella Over 50 per i mondiali del 2019. La gara intitolata ‘Memorial Brumatti’ è stata disputata proprio secondo la visione che aveva il grande Pino: un basket senza fronzoli, con tanta passione e con tanta generosità. Questo, del resto, è lo spirito del maxibasket, al quale uno come Brumatti avrebbe aderito certamente con entusiasmo. Senza contare che questo indimenticabile campione aveva giocato ad alto livello in serie A a 40 anni e passa, quando cioè la maggior parte dei giocatori appendeva – come si suol dire – le scarpette al chiodo. Pino era dunque di fatto un ‘Over 40’ – e rientrava dunque in una delle categorie del maxibasket – ma talmente bravo da meritare la serie A. I suoi concittadini goriziani ricordano come la sua passione per il basket non lo avesse abbandonato nemmeno dopo i 60 anni; incurante dell’età e dei capelli bianchi giocava e si allenava con il solito spirito, che era quello di un ventenne. Peccato che ai suoi tempi il maxibasket fosse poco conosciuto in Italia.
Ma torniamo alla partita disputata in suo onore, che avrebbe potuto intitolarsi “Siamo tutti Brumatti”: non come lui, certo, ma con la sua voglia di giocare. “Maxibasket Milano” ha messo a frutto la sua preparazione, maturata in numerose partite amichevoli disputate negli ultimi mesi, da quando la società è stata messa in piedi. Di conseguenza si è portata subito avanti nel punteggio, 17-9 alla fine del primo quarto, 32-20 al riposo lungo. Stenco ha fatto sentire i suoi centimetri e il suo peso sotto canestro, Bassani ha orchestrato bene in regia, Petrosino ha rispolverato le sue doti di realizzatore. Dall’altra parte i super-veterani ha risentito negativamente della mancanza attività agonistica (del resto non è facile trovare squadre di sessantacinquenni e passa da affrontare) perdendo qualche pallone di troppo. Quercia si è battuto bene in area catturando un buon numero di rimbalzi e procurandosi tiri liberi, Tirapelle e Cadamuro hanno fatto appello alle loro doti di tiratori. Ma quando si trattava di recuperare terreno rispetto ai milanesi in fuga, è stato Bianchi a mettere a segno canestri, sia in entrata, sia col tiro da tre.
Nel terzo quarto coach Giuliani, che pure ha dato spazio a tutti i suoi “veci”, lo ha tenuto in campo più a lungo, e Bianchi ha risposto da par suo: il divario per i milanesi, che si era tenuto attorno ai 10-12 punti, alla fine del terzo quarto è calato a 4 punti (47-43). Nella volata dell’ultimo quarto “Club Italia 65/75” si è portata a un solo punto (49-48), ma i milanesi hanno saputo imporre la loro migliore organizzazione. Alle bordate e alle entrate di Bianchi ha risposto l’ottimo Stenco e la gara si è chiusa per i milanesi sul punteggio di 63 a 58. Nella presentazione del libro dedicato a Brumatti, titolo “L’ultimo dei miei eroi” di Lorenzo Dallari e Mario Zaninelli, gli autori hanno saggiamente dato spazio alle testimonianze dei giocatori. E così si sono succeduti i ricordi affettuosi di Papetti, che per tre anni è stato compagno di Pino al Simmenthal, degli ex Scaligera Giampaolo Zamberlan, di Roberto Dalla Vecchia,di Frosini, e di un illustre suo avversario come Ciccio Della Fiori.
Papetti ha avanzato l’idea di un altro “Memorial Brumatti” con la partecipazione in campo di ‘ex’ di altre città in cui Pino aveva giocato, come Torino e Reggio Emilia. Ovviamente in chiave maxibasket, cioè di una passione che non si esaurisce con l’età. Ecco infine il tabellino della partita: CLUB ITALIA 65/75: Giorgio Cedolini 2, Lucio Tirapelle 6, Mario Cadamuro 7, Roberto Quercia 8, Dacio Bianchi 31, Andrea Vitari 4, Augusto D’Amico, Claudio Turra, Lele Camorani, Gabriele Schiavon, , Paolo Gambardella. MAXIBASKET MILANO: Andrea Bassani 4, Donato Marino 2, Maurizio Stenco 20, Alberto Villella 6, Alberto Blasi 3, Antonio Petrosino 14, Giuseppe Cannizzaro 2, Mario Fumagalli 6, Alessandro Bertulessi 5, Roberto Pecorelli, Giorgio Papetti, Massimo Barba, Maurizio Lazzizera.
Articolo scritto da Mario Natucci