Un'Italia scoppiettante quella che sta illuminando gli europei di nuoto in vasca corta, partiti il 2 novembre e che terminano il 7. Finora gli azzurri hanno collezionato 15 medaglie e si trovano in seconda posizione nel medagliere, alle spalle solamente dei padroni di casa della Russia, nazione ospitante e che vanta già 5 ori contro i 3 dell'Italia, capace di aggiungere altre 9 medaglie d'argentino e tre di bronzo in tre giorni di gare. Già a Tokyo c'erano state avvisaglie ma agli Europei il valore del nuovo e rilanciato movimento italiano è di prim'ordine. Nella giornata di mercoledì, soprattutto, è arrivato un oro con record del mondo nella staffetta 4x50 mista, detronizzando la Russia padrona di casa dominando la gara dall'inizio alla fine, con due new entry rispetto a Tokyo 2020, a dimostrazione di come il sistema sia oliato ed efficiente. Michele Lamberti nel dorso e Marco Orsi nella frazione farfalla si sono aggiunti ai medagliati olimpici Nicolò Martinenghi (rana) e Lorenzo Zazzeri (stile libero). Un risultato straordinario e che merita menzione ma tutta la spedizione azzurra in Russia sta dimostrando progressi. Le altre due medaglie d'oro portano la firma di Nicolò Martinenghi (100 rana maschili davanti a Shymanovich e Kammingaa) e Martina Carraro (nei 100 rana femminili davanti a Chikunova ed Efimova, seconde a pari merito).
Nei 50 stile libero, a vincere è stato l'ungherese Szabo ma Lorenzo Zazzeri ha conquistato un'ottima medaglia d'argento con il tempo di 20''84. Stessa medaglia per Matteo Ciampi nei 400 stile libero, alle spalle dell'olandese Kroon ma anche Marco De Tullio si è preso la medaglia di bronzo, completando il bis azzurro. Il 22''65 di Michele Lamberti nei 50 dorso è valso la medaglia d'argento alle spalle del russo Kolesnikov, capace di fermare il tempo a 22''47 con tanto di record europeo. Lamberti ha ottenuto un'altra medaglia nei 100 farfalla, alle spalle di Szabo, per 11 centesimi mentre c'è un pizzico di rammarico per l'argento di Gregorio Paltrinieri, giunto secondo nei 1500 stile libero alle spalle del tedesco Wellbrock, medaglia d'oro nei 10mila metri e di bronzo nei 1500 a Tokyo. Menzione speciale anche per la staffetta 4x50 con Miressi, Ceccon, Zazzeri e Orsi battuti per 3 centesimi dall'Olanda, anche se Zazzeri e Orsi, assieme a Martinenghi e Lamberti, si sono rifatti con l'oro nella 4x50 mista. Anche a livello femminile l'Italia sta facendo la voce grossa, nonostante la 'caduta' di Simona Quadarella, argento per la prima volta dopo otto medaglie d'oro. A batterla è stata la russa Kirpichnikova, che ha dimostrato il perché sia considerata una delle più talentuose a livello mondiale. Argento anche per Margherita Panziera nei 200 dorso (oro all'olandese Toussaint) mentre Ilaria Bianchi porta a casa un buon bronzo nei 200 farfalla. A completare, per ora, il quadro c'è Sara Franceschi, argento a pari merito con la serba Crevar nei 400 misti vinti dalla turca Gunes, e il bronzo nella 4x50 mista femminile con Silvia Scalia, Arianna Castiglioni, Elena Di Liddo e Silvia Di Pietro sul gradino più basso del podio, dietro a Russia e Svezia. Da qui a domenica, giorno di chiusura della manifestazione, è lecito aspettarsi altre medaglie, giusti riconoscimenti per atleti che hanno dimostrato, in Italia ma non solo, di poter recitare ruoli da protagonisti e di poter rappresentare esempi per le nuove generazioni, il vero segreto per mantenere vivo e florido un movimento che, negli anni, si è stabilizzato in una posizione d'elite ma con ancora ampi margini di miglioramento.
Fonte fotografia: Federnuoto