Siena, Minucci: "Non sono il male del basket italiano"

Pubblicato il 26 giugno 2013 alle 08:00:41
Categoria: Notizie Basket
Autore: Redazione Datasport.it

Il futuro del basket senese è nelle sue mani. Ferdinando Minucci, general manager della Mens Sana, ha parlato al Corriere della Sera della stagione appena conclusasi, delle vicende finanziarie e del futuro della squadra. Ma è la sua difesa dai detrattori a far maggiormente discutere: "Io il male del basket italiano? Non condivido - ha tagliato corto -. Quando vinci è difficile farti degli amici, ma quelli che ho sono veri".

Di certo il settimo scudetto consecutivo non ha contribuito ad accattivargli le simpatie dei rivali: "Qualcuno sostiene che le nostre vittorie affossano il movimento, io invece penso che in tutti gli sport di squadra chi infila una simile serie di successi è visto come qualcosa di straordinario". Una riflessione sulle critiche ricevute nel corso dell'anno, con le accuse di Varese e gli esposti di Milano e Roma contro la Mens Sana: "Rispondo a tutte queste cose come ho sempre fatto, rimanendo in silenzio - ha spiegato Minucci -. Sono cose che alla luce della situazione fanno peggio a chi attacca, io non mi devo difendere".

Uno sguardo al futuro, che non si profila certo roseo viste le difficoltà finanziarie del main sponsor: "Ora dobbiamo cambiare mentalità e battere nuove strade. Dovremo ridurre ancora il budget del 50 % e cercheremo di avvicinarci il più possibile all'ambizione di essere una squadra che dà comunque tutto in campo. Alla fine è questo che vogliono i tifosi". Chiusura, infine, su due protagonisti della stagione: "L'addio di Banchi è stata una scelta comune, presa prima che finisse il campionato. Luca si è comportato seriamente ed è dispiaciuto di non poter rimanere a Siena. Hackett? E' un ragazzo molto intelligente - conclude Minucci -. Noi scegliamo gli uomini e non i giocatori".