Il capitano, semplicemente. Si parla tanto di Daniel Hackett, di Bobby Brown e di coach Luca Banchi. Ma l'ottavo scudetto di Siena, settimo consecutivo, passa anche e soprattutto dall'esperienza e dalla mano sapiente di Marco Carraretto. Con il trionfo di ieri al PalaTiziano di Roma, la guardia trevigiana ha conquistato l'ottavo scudetto della sua carriera, il settimo con la Mens Sana: meglio di un mostro sacro come Riccardo Pittis, solo una divinità cestistica come Dino Meneghin ha fatto meglio.
Dopo l'addio di Shaun Stonerook, infatti, Carraretto è l'unico superstite del primo scudetto dell'era Pianigiani, conquistato nel 2007. Da allora un apporto decisivo per altri sei titoli italiani, e Marco nel suo palmares può vantare anche il trionfo del 1997 con la Benetton, a soli 20 anni. Si diceva di Pittis e Meneghin: 'Acciughino' ha chiuso la carriera a quota 7 titoli (5 con l'Olimpia, 3 proprio con Treviso), mentre l'inimitabile Dino è a quota 12 (7 con Varese e 5 con Milano). Ma da ieri, ancor di più, nella hall of fame del basket nostrano c'è anche Marco Carraretto.