Il tabellone del mercato della Serie A
Il tabellone del mercato delle big d'Europa
La fine del mercato porta con sé una serie di riflessioni che non possono non allarmare il calcio italiano, un mondo stanco e ansimante che cerca di arrabattarsi come può al cospetto dello strapotere economico delle big d'Europa. Il divario con i campionati più importanti del resto del continente diventa sempre più allarmante ad ogni sessione di mercato: l'estate 2014 ne è l'ennesima conferma, Manchester United e Barcellona da sole hanno speso come l'intera Serie A. Il calcio è ciclico, per carità: ma la forbice continua ad allargarsi e l'Italia sceglie il pareggio di bilancio (quando va bene) come tattica per provare a ripartire. Ecco alcuni spunti di riflessione che testimoniano lo stato 'semicomatoso' del football nostrano.
LO UNITED DA SOLO SPENDE PIU' DELLE NOSTRE 'SETTE SORELLE'
Il Manchester United è l'indiscussa regina del mercato estivo 2014. Chi scrive non è assolutamente certo della bontà di molte delle operazioni effettuate dal nuovo manager Louis Van Gaal. Ma i dati sono dati, e in questo articolo è solo su quelli che si cerca di riflettere: 193 milioni immessi sul mercato dai Red Devils (forti di un faraonico contratto di sponsorizzazione decennale), a fronte di 42 incassati. Juventus, Roma, Napoli, Fiorentina, Inter, Milan e Lazio (le 'sette sorelle' che quest'anno dovrebbero giocarsi i primi posti del nostro campionato) hanno speso tutte assieme 181,6 milioni: chi legge capirà bene che il confronto non regge nemmeno. Se poi si considera che gli incassi delle nostre 'big' ammontano a 134,3 milioni totali, allora si evince che con un esborso effettivo di soli 47,3 milioni (spesi in buona parte dalla sola Lazio, con Lotito che ha aperto i rubinetti erogando 24,5 milioni senza nessuna vendita) in sette il divario tecnico con il resto d'Europa non può che dilatarsi.
TUTTA LA SERIE A SPENDE COME UNITED E BARCELLONA
Nella sessione estiva appena terminata le 20 squadre che compongono il nostro massimo campionato hanno speso in totale 351 milioni: Manchester United e Barcellona (da sole!) arrivano a 350 milioni, a fronte di 122 complessivi d'incasso derivanti dalle cessioni. Se poi si considera che l'ammontare delle vendite per tutte le formazioni della nostra Serie A è di ben 317 milioni, si evince che il campionato italiano è sempre più quello che serve ai giocatori come rampa di lancio e non certo come punto d'arrivo. E bisogna considerare anche il fatto che stiamo analizzando i soli esborsi per i cartellini, non gli stipendi elargiti ai giocatori: se vagliamo anche gli ingaggi dei vari James Rodriguez, Toni Kroos, Luis Suarez e Radamel Falcao l'analisi diventa ancora più sconcertante.
L'ATLETICO MADRID SPENDE QUASI TRE VOLTE LA JUVENTUS
Quante volte abbiamo sentito elogiare (peraltro giustamente) le oculate tattiche di mercato dell'Atletico Madrid? Allora proviamo a confrontare il mercato estivo dei Colchoneros (primi in Spagna e finalisti di Champions) con quello della Juventus campione d'Italia. L'Atletico ha speso 111,1 milioni e ne ha incassati 87,5 dalle cessioni; i bianconeri chiudono con 40,5 milioni di esborso (se si considerano già a bilancio i 20 milioni di Morata per il quale, in realtà, per ora sono stati spesi solo i 2 milioni di prestito dal Real Madrid) a fronte di 31 milioni di entrate. Dunque l'Atletico, da sempre considerato la squadra meno 'spendacciona' d'Europa, in questa sessione ha speso quasi tre volte tanto rispetto alla Vecchia Signora. E' vero che quella appena conclusa è stata un'estate atipica per la squadra di Simeone, che ha reinvestito interamente gli introiti derivanti da cessioni e premi Champions: ma è anche vero che per l'Atletico un simile mercato potrebbe diventare la normalità. A questo punto non resta che augurarsi che nel prossimo doppio confronto in Champions League il campo non evidenzi la disparità di mezzi tra i campioni di Spagna e quelli d'Italia. Non sarebbe una novità, il calcio è pieno di belle sorprese.
RISTORANTI STELLATI E PIZZERIE
Si è scelto di presentare questa serie di dati (raccolti attraverso l'analisi incrociata di due fonti autorevoli come La Gazzetta dello Sport e Il Sole 24 Ore) per fornire qualche chiave di lettura sulla critica situazione del calcio italiano. Ciò detto, non sempre spendere una montagna di quattrini equivale a costruire squadre vincenti ed equilibrate. Ed è anche normale che dopo anni di spese folli i nostri club si adattino alla situazione del Paese. I dati, in ogni caso, sono inequivocabili: Manchester United (193), Barcellona (157), Liverpool (151), Real Madrid (122) e Atletico Madrid (111) spendono 634 milioni in cinque; Roma (48,9), Juventus (40,5), Lazio (24,5), Fiorentina (23,1) e Napoli (17,5) arrivano a 154,5. "Se in un ristorante da 100 euro ti presenti con 10 euro, è difficile mangiare...": parola dell'attuale ct della Nazionale italiana. Dura dargli torto...
Alessio De Monte (Twitter @alegiemo)