Michel Platini è uscito dal gotha del calcio dopo lo scandalo che l'ha coinvolto, ma non manca mai di far sentire la propria opinione e di fornire commenti caustici e mai banali, in tono con il suo carattere e col modo nel quale ha vissuto da calciatore e da dirigente. L'ex presidente dell'UEFA ha rilasciato una lunga intervista all'Equipe, lanciando un duro attacco alla VAR e alla tecnologia, che è stata sperimentata anche nel Mondiale, oltre che in Liga, Ligue 1, Bundesliga e Serie A. Ecco le sue parole: ''La VAR è un video-bricolage, non ha portato giustizia, ma lascia ancora spazio all'interpretazione. Prendete ad esempio la finale mondiale: c'era la VAR, eppure sul primo gol della Francia non c'era assolutamente il fallo del croato, e sul secondo l'arbitro viene chiamato dalla regia e diventa un burattino - prosegue Le Roi -: a quel punto coi super-ralenti vede qualcosa e fischia il rigore''.
Platini a questo punto usa la mano pesante: ''La Croazia reclama l'involontarietà, la Francia urla alla volontarietà. Io mi chiedo: dov'è il progresso, dov'è la giustizia, dov'è la certezza della decisione? Siamo punto e a capo, dato ceh la decisione resta a libera interpretazione. La FIFA - attacca Platini - ci fornisce solo le statistiche che vanno nella direzione desiderata: la VAR può giudicare solo se la palla attraversa o meno la linea, oppure il fuorigioco. Fatti incontrovertibili e non interpretabili, altrimenti diventa pericolosa''. Platini passa poi a parlare del calciomercato, e del trasferimento di Cristiano Ronaldo alla Juventus: ''CR7 alla Juve? Sono rimasto basito, perchè a 33 anni ha lasciato una squadra nella quale giocava da anni e ha effettuato un grande cambiamento. Ho difficoltà a capire l'operazione nel complesso, dalla sua scelta alle cifre investite''. Infine, due parole su Mbappé, che sta esplodendo tra PSG e Nazionale: ''Kylian è un talento immenso, ma non può e non deve essere paragonato a un mito come Pelé. Mi ricorda il Neymar di qualche anno fa''.