"Serbia-Italia? Per me è un derby". Così Sinisa Mihajlovic presenta il match di qualificazioni europee che vede impegnati gli azzurri contro la nazionale del tecnico della Fiorentina: "Sono serbo, ma da quasi 20 anni vivo in Italia e la mia famiglia è tutta italiana. Per me è una partita importante". Inevitabile per l'allenatore viola ricordare i fatti di Genova dell'andata che portarono poi alla sospensione della gara e al 3-0 a tavolino in favore degli azzurri per le intemperanze dei sostenitori serbi.
"La situazione che ho visto all'andata mi ha fatto soffrire - continua Mihajlovic - l'unica volta che mi sono vergognato di essere serbo. Per il resto l'Italia è una grande squadra, ha un grande allenatore com'è Prandelli e ha fatto benissimo in queste qualificazioni". Il serbo poi si sofferma sull'inizio positivo della sua Fiorentina in campionato: "Siamo partiti abbastanza bene, sono contento. Non tanto per i risultati, ma per le prestazioni. Cerci? Per quello che ha dimostrato si merita la nazionale, però Prandelli utilizza un modulo senza esterni, e lui in quel ruolo non trova posto".