Dal buio degli ultimi giorni, spunta un bagliore di luce per il Milan, che mentre attende la sentenza-UEFA sulla possibile esclusione dall'Europa League 2018-19, ottiene importanti novità sul futuro societario del club. Quest'oggi Yonghong Li avrebbe dovuto versare i 32mln aggiuntivi per l'aumento di capitale, e non l'ha fatto, spingendo di fatto il club nelle mani del fondo speculativo Elliott: se il proprietario cinese non ripagherà il fondo entro fine mese, Elliott avvierà la causa per rilevare il club e di fatto ne erediterà il controllo. Una scena già vista con la Roma e Unicredit, che rilevò la società per l'esposizione debitoria dei Sensi e poi si applicò a rivenderla alla cordata-USA: qui la situazione è differente perchè ci troviamo in presenza di un (famoso, fu Elliott a causare la crisi argentina) fondo speculativo, ma l'esito potrebbe essere simile, col Milan in mano a un nuovo proprietario statunitense.
La pista era uscita sottotraccia nei giorni scorsi, ma non era stata presa inizialmente sul serio: troppi gli imprenditori, più o meno solidi, accostati al Milan negli ultimi anni, e così aveva regnato la cautela. Una cautela che è venuta meno quando la famiglia Ricketts, ricca compagine imprenditoriale di Chicago, ha emanato un comunicato stampa per confermare il proprio interesse al club rossonero: ''La famiglia Ricketts è interessata ad acquisire uno stakeholder (numero di quote, ndr) di controllo nell'AC Milan. Mentre Tom è la persona di riferimento, l'intera famiglia e le intere risorse finanziarie della famiglia sono coinvolte in questa vicenda, proprio come è accaduto per la proprietà dei Cubs. La famiglia Ricketts ha portato un campionato ai Chicago Cubs attraverso investimenti a lungo termine - si legge nella nota - che sono stati di grande supporto per il club, lo stadio, i tifosi e la città. Porterebbe lo stesso approccio al Milan''. Ma chi sono i Ricketts? Parliamo di una famiglia che ha nel figlio Tom il volto della cordata, e un patrimonio complessivo che si aggira intorno a 2.4 miliardi di dollari: i Ricketts comprarono anni fa i Chicago Cubs per 875 milioni, riportandoli al titolo. La loro strategia è simile a quella attuata da James Pallotta nella Roma: investimenti passo dopo passo per effettuare una crescita costante di anno in anno, senza mai fare il passo più lungo della gamba. Un segnale di discontinuità rispetto all'attuale proprietà, che viene rispecchiato anche dalla notorietà dei Ricketts: uno dei fratelli del già citato Tom è governatore del Nebraska, e l'intera famiglia ha appoggi e rilevanza politica.