“Siamo il Milan, non possiamo andare a Palermo per fare una brutta partita”. Lo scudetto, le feste e i brindisi vanno in archivio. Massimiliano Allegri e il Milan hanno ancora fame: dopo il tricolore conquistato sabato, i campioni d'Italia 2010-2011 tornano in campo domani per la semifinale di ritorno di Coppa Italia.
A Palermo, il diavolo riparte dal 2-2 dell'andata: per volare in finale, bisogna vincere o pareggiare con almeno 3 gol all'attivo. “La Coppa Italia è l'ultimo obiettivo che ci rimane. Affrontiamo una squadra che ha grandi qualità, per il Palermo è la gara della stagione. Il risultato dell'andata ci penalizza un po', ma abbiamo le caratteristiche per fare la partita”, dice Allegri.
“La squadra ha entusiasmo. Abbiamo festeggiato lo scudetto, ma stamattina il gruppo era mentalmente pronto per l'allenamento - spiega il tecnico rossonero -. Sappiamo che troveremo un ambiente caldo, ma noi quest'anno difficilmente sbagliamo le gare decisive”. In finale, in teoria, il Milan potrebbe trovare l'Inter. Il derby renderebbe la finale speciale? “La finale è affascinante, punto. E' molto importante”, taglia corto Allegri, che non sa quale formazione potrà schierare domani.
Al Milan vengono accostati i nomi di Kakà e Ganso. “Sono due grandi giocatori. Per uno parla la carriera, l'altro ha grandi qualità ma deve dimostrare tanto. Una scelta? Primo devo parlare con il presidente e con Galliani, poi si faranno valutazioni tecniche e economiche. E prima bisogna pensare ai giocatori in scadenza di contratto", dice toccando un argomento che il club esaminerà nelle prossime settimane.
“Verranno valutate le esigenze mie, della società e dei giocatori. Siamo al Milan e bisogna accettare le scelte, giuste o sbagliate, che il tecnico deve fare. Se vinci, nessuno dice niente. Se avessimo perso due partite dopo la partenza di Ronaldinho, si sarebbe parlato molto. Chi farà parte del Milan, dovrà avere grandi motivazioni”, dice.
Tra i possibili partenti c'è Andrea Pirlo. “L'ho detto diverse volte: per Pirlo questa è stata una stagione sfortunata, ha avuto 2-3 infortuni. Si è fatto male dopo la gara d'andata con la Roma quando era reduce da un'ottima prestazione. Poi si è fatto male in Coppa Italia contro il Bari, in pratica è stato fermo 4 mesi”, dice. Chi resta, senza alcun dubbio, è Zlatan Ibrahimovic: “Credo sia molto contento della scelta fatta 10 mesi fa”.