Grinta e qualche puntualizzazione. Massimiliano Allegri sembra davvero aver superato il momento difficile d'inizio stagione, ma è consapevole di non potersi permettere passi falsi contro il Catania: "E' uno scontro diretto - spiega il tecnico - una gara ancor più difficile di quella contro la Juventus. Sarà una partita fondamentale per la classifica, è una sorta di prova del nove e ci serve risalire in classifica. Dobbiamo aver rispetto di tutti, ma bisogna giocare bene sotto l'aspetto tecnico e con grande cattiveria agonistica".
Allegri fissa gli obiettivi per le prossime settimane: "Manca meno di un mese a Natale, voglio passare il turno in Coppa Italia, risalire in classifica e far bene anche contro lo Zenit. Berlusconi? La sua presenza è sempre fondamentale a Milanello. Gli piace molto il mio 4-3-3". E qui arrivano le prime precisazioni: "Innanzitutto bisogna vedere se domani giocheremo a tre davanti. E poi devo anche dire che noi stiamo giocando esattamente come abbiamo giocato nei due anni precedenti. Boateng ha sempre fatto quel ruolo".
Un'altra puntualizzazione arriva quando si parla del periodo negativo che ormai sembra alle spalle: "Non mi sento ancora di dire che il peggio è alle spalle - continua il livornese -. Quello che è stato rimane lì e dobbiamo guardarci dal ripeterlo. Ripeto: quando una squadra è ricostruita da zero con quindici giocatori andati via, un po' di tempo ci vuole, bisogna concederlo. Bisognava avere un atteggiamento diverso rispetto a quello tenuto nelle precedenti partite, ma fino ad ora non abbiamo ancora fatto nulla".
Arrivano anche le indicazioni sulla formazione che scenderà in campo al Massimino e su alcuni infortunati: "Mexes è recuperato, davanti in generale stanno tutti bene, anche Emanuelson che ultimamente mi sembrava un po' stanco. A livello di formazione posso finalmente avere dei dubbi e fare finalmente delle scelte. Pato? Si sta allenando e sta cercando di riprendersi dall'infortunio in Belgio - conclude l'allenatore dei rossoneri -. E' un patrimonio della società e bisogna aspettarlo con pazienza, non possiamo permetterci di perderlo".
Un parere, infine, anche sul rigore di settimana scorsa contro la Juventus, che da parte bianconera è stato paragonato al gol di Muntari dello scorso anno: "Sono due episodi molto diversi, non ha senso in ogni caso andare a ripescare cose dello scorso anno per paragonarle ad altre accadute quest'anno. El Shaarawy crede allo scudetto? Giusto che lo faccia, vuol dire che i ragazzi hanno fiducia nei propri mezzi. Per ora è importante vedere dove saremo na febbraio".