Nonostante il momento di crisi, Massimiliano Allegri non si fida della Juventus. "E' una squadra che non va sottovalutata - spiega l'allenatore del Milan alla vigilia della partita con i bianconeri - con l'Inter ha fatto una buona partita e ha vinto, a Lecce è rimasta in dieci e domenica sono stati sfortunati con il Bologna. Domani sicuramente non sarà una Juve dimessa, ma giocherà una grande partita e per portare a casa il risultato dovremmo essere altrettanto grandi".
Allegri mette in guardia i suoi giocatori. "Domani un calo di tensione sarebbe da folli. Bisogna creare i presupposti per fare risultato in ogni partita. All'andata la Juve ha fatto una buona gara, si sono compattati ed hanno sfruttato i nostri errori. Sono una squadra fisica, caratteriale, che sui calci piazzati è molto pericolosa e quando una squadra è ferita come la Juve ora, gioca partite importanti".
Allegri confida molto in Pato, che sta attraversando un grande monento dopo un periodo di appannamento. "Per vedere i gol di Pato non c'era bisogno di aspettare perché i gol li ha sempre fatti - spiega Allegri - nell'ultimo mese ha cambiato molto l'atteggiamento, sta bene fisicamente. Ha passato un anno con molti infortuni e quando un giocatore si sente meglio mentalmente, fisicamente e a livello tecnico, gli si semplificano tutte le cose. Ora sta passando un bel momento, ma credo sia solo l'inizio".
Il tecnico del Milan non ha ancora deciso la formazione che affronterà la Juve, ma Pato sarà della partita. "Ci sono buone probabilità che domani parta dall'inizio - conferma Allegri - ma indipendentemente da chi parte dall'inizio, chi viene in panchina deve essere partecipe, come lo sono stati tutti fino a questo momento, e magari determinare il risultato finale, come spesso è successo. In questo momento la panchina può diventare ancora più determinante". Oltre a Pato è in ottime condizioni anche Boateng. "Anche lui ha buone probabilità di giocare con la Juve. Moratti ha detto che tiferà Juve? E' normale - conclude con una battuta Allegri - per loro, il diavolo siamo noi".