Massimiliano Allegri non vuole accontentarsi. Il successo sul Bologna lo ha soddisfatto in termini di gioco, ma il tecnico livornese ha comunque qualcosa da ridire ai suoi. "Credo che la squadra abbia fatto un'ottima prestazione sotto il punta di vista tecnico - il commento dell'allenatore rossonero -, anche quando abbiamo alzato l'intensità di gioco. E' normale che le partite ad un certo punto le devi chiudere, devi cercare di far sì che non si riaprano. Abbiamo rischiato nell'ultima mischia, dobbiamo crescere in malizia e lo faremo solo giocando". La rete subita all'84' ha fatto imbestialire Allegri, che non le manda a dire: "Dobbiamo migliorare su queste cose - spiega il tecnico - perché non possiamo rischiare di compromettere delle partite dominate come quella di oggi, altrimenti dopo esci dal campo con un risultato che non meriti e, soprattutto, difficile da smaltire".
Discorso Champions: l'allenatore toscano ci crede ancora. "Credo che ci siano sei, sette squadre che lottano per entrare in Champions, di cui una è nettamente favorita per lo scudetto, la Juventus - le parole di Allegri -. Noi faremo il massimo per cercare di fare questa bella rimonta e raggiungere quelle che ci stanno davanti. Purtroppo, quando fai queste rivoluzioni, che cambiano tutta la squadra, è normale che ci voglia un po' di tempo. Per noi l'obiettivo importante è quello di cercare di fare un bel girone di ritorno, sapendo che abbiamo una squadra abbastanza giovane. Noi purtroppo paghiamo l'handicap della partenza iniziale".
Chiusura sul mercato, e anche qui Allegri sembra avere le idee chiare. "E' un giocatore importante e integro, quando ha giocato con il Real Madrid ha fatto sempre molto bene. Se fosse automatico che con l’arrivo di Kakà andremmo in Champions, credo che la società l'avrebbe già preso. Noi dobbiamo fare il massimo per poter cercare di agguantare il terzo posto e non sarà facile, perché abbiamo nove punti di ritardo e squadre importanti davanti. Intanto, abbiamo ridotto il gap dalla quarta, dalla quinta e dalla sesta e questo è già un bel dato. Se ci riusciremo bene -conclude l'allenatore del Milan -, ma l'importante è che la squadra finisca il campionato in crescendo e sia pronta l'anno prossimo, magari con alcuni acquisti, per lottare per un obiettivo diverso".