Milan, Allegri: "Il mercato? Dipende dal Brasile"

Pubblicato il 21 dicembre 2012 alle 15:03:51
Categoria: Serie A
Autore: Redazione Datasport.it

La Roma, il Barcellona e il mercato: questi i temi principali toccati dal tecnico del Milan Massimiliano Allegri, nella conferenza stampa alla vigilia del match dell'Olimpico prima della pausa natalizia. "Vincere a Roma ci permetterebbe di fare un altro 'saltino' in classifica. Non abbiamo ancora fatto nulla. Ci siamo avvicinati alle posizioni che contano, ma dobbiamo andare avanti così. Spero che il 2013 sia un anno migliore del precedente", ha detto il tecnico livornese. Sulla partita di sabato sera: "Zeman è migliori tecnici e insegnanti di calcio in circolazione. La Roma è una delle squadre tecnicamente più forti del campionato. Ha ottime soluzioni offensive sia per le idee dell'allenatore che per la qualità dei calciatori".

Sul doppio confronto degli ottavi di Champions League: "Quelle con il Barcellona saranno due sfide bellissime, fra due delle squadre più blasonate al mondo. Ci prepareremo al meglio, l'unica cosa che dispiace è che la Champions perderà due delle squadre più blasonate fra le 16 perchè Real Madrid e Manchester United si affronteranno in un altro ottavo di finale".

Poi il caldissimo tema del mercato, legato soprattutto alle eventuali partenze di Robinho e Pato in direzione Santos e Corinthians. "Lo snodo di tutto sarà il viaggio di Galliani in Brasile. Da lì vedremo quali sono le soluzioni migliori per sistemare la squadra. Con la società e il presidente Berlusconi ci siamo già parlati, è inutile che sto a dire nomi e cognomi, tutto dipende dal viaggio di Galliani. Se andranno via Pato e Robinho ci vorrà un nuovo attaccante, cinque punte è il numero giusto", ha sottolineato Allegri.
 
Chiusura sui nomi più caldi, tra quelli avvicinati al Milan: "Credo che il giocatore che arriverà sarà importante, e se è tale al 99% ha già giocato in Champions, quindi non potrà essere schierato dagli ottavi. Balotelli è un giocatore importante, ma ora è del Manchester City ed è inutile parlarne. Ha qualità importanti che deve dimostrare con continuità come gli ha ripetuto più volte Mancini. E' un patrimonio del calcio italiano e va tutelato, credo che Mancini lo stia facendo molto bene. Pastore? Ha sempre giocato seconda punta o trequartista, non credo che il Psg se ne privi perchè è un giocatore importante".