"E' stato alzato un polverone inutilmente. Ho un contratto fino al 2014 che intendo rispettare e ho un ottimo rapporto con il presidente. Se rimarrò al Milan il prossimo anno? Con il presidente ho parlato anche di questo". Con queste parole, rilasciate alla trasmissione Stadio Sprint su Raidue, il tecnico dei rossoneri Massimiliano Allegri cerca di mettere a tacere le voci che nelle ultime settimane hanno messo in discussione la sua permanenza. "Io ho un ottimo rapporto con il presidente, con Galliani ci vediamo quotidianamente e al Milan sto bene - aggiunge a Sky -. Credo che nei due anni di gestione abbiamo vinto un campionato, una Supercoppa, siamo ancora in lotta per il secondo scudetto, siamo stati eliminati dal Barcellona con il rammarico di non aver potuto giocare il secondo tempo in un certo modo. Quindi, penso che da questo punto di vista non ci siano problemi. La cosa che mi dispiace è che ci sia stato un accanimento non tanto verso Allegri ma credo verso il Milan, perché nel momento in cui stavamo lottando per lo scudetto è stata tirata fuori la storia che Allegri non rimaneva più sulla panchina del Milan".
Il tecnico livornese è soddisfatto dopo il 4-1 di Siena: "Era importante vincere soprattutto per continuare a stare attaccati alla Juventus e sperare che loro mollino qualcosa, anche se ormai mancano tre partite, risulta molto difficile e stanno facendo grandissime cose. Noi fino a questo momento abbiamo fatto molto bene e se arriveremo in fondo, come dobbiamo arrivare, non abbiamo da rimproverarci niente. Cassano? Purtroppo il suo e quello di Gattuso sono stati due infortuni che nessuno si poteva immaginare. Purtroppo quando ti mancano i campioni alla lunga puoi pagare e noi abbiamo pagato. Siamo arrivati con i giocatori contati e non ho avuto la possibilità di far rifiatare qualcuno".
Secondo Allegri la svolta della stagione è stata l'eliminazione ai quarti di finale di Champions League: "Noi quest’anno abbiamo giocato quattro volte contro il Barcellona. Soprattutto nei quarti di finale, dove hai grandi aspettative e grandi speranze per poter andare in semifinale, a livello fisico e a livello mentale abbiamo speso tanto e l’abbiamo pagato a caro prezzo con la Fiorentina e con il Bologna. È normale che non siamo più brillanti come eravamo un mese fa, dopo una stagione che è stata molto tosta, con tanti infortunati e che non mi ha permesso di far rifiatare qualcuno in certi momenti. Io credo che noi stiamo pagando i punti persi all’inizio del campionato, abbiamo fatto cinque punti in cinque partite e, soprattutto, negli scontri diretti. Anche l’anno scorso con il Palermo e con il Bari avevamo fatto gli stessi punti, però avevamo vinto gli scontri diretti ed eravamo partiti in modo diverso".