Il Milan si prepara a un'altra grande notte di Champions League. Domani sera a San Siro arriverà il Barcellona, dream team e protagonista assoluto degli ultimi tre anni di calcio. I rossoneri non partono battuti, anzi. Seedorf e compagni hanno abituato i loro tifosi a prestazioni magistrali nelle occasioni importanti. "Vogliamo vincere per arrivare primi nel girone - ha dichiarato Massimo Ambrosini in un'intervista rilasciata a uefa.com -. E' importante giocare in casa e con la qualificazione già in tasca. Anche dovessimo perdere, saremmo comunque qualificati. Sappiamo che arrivare primi vorrebbe dire affrontare una seconda negli ottavi - ha aggiunto - e noi vogliamo sicuramente andare più avanti rispetto alle ultime annate in questa competizione".
Al Camp Nou il match d'andata finì 2-2, con il Milan che, dopo essere passato in vantaggio con Pato e aver subito poi la rimonta blaugrana, ha acciuffato il pareggio in extremis con un colpo di testa di Thiago Silva al 92'. "Avevamo impostato la partita in tutto un altro modo - ricorda Ambrosini -. Fino allo scadere del primo tempo la squadra non aveva subito troppo e abbiamo anche avuto un paio di occasioni che potevamo sfruttare meglio per raddoppiare. Poi è chiaro che quando giochi contro il Barcellona - ha proseguito il capitano campione d'Italia - devi anche mettere in preventivo che un po' dovrai soffrire".
Sarà una partita particolare per Zlatan Ibrahimovic, che ritrova la sua vecchia squadra e in particolare Pep Guardiola, attaccato dallo svedese nella sua autobiografia uscita nelle librerie pochi giorni fa. "A lui le pressioni piacciono, quindi probabilmente si caricherà ancora di più - ha sottolineato Ambrosini -. Zlatan ha girato tante squadre, ogni anno per lui si ripropongono una o due sfide da ex, quindi ci è abituato. Per noi è molto importante, è un giocatore carismatico che ha personalità, oltre alle doti tecniche".
Quest'anno i centrocampisti rossoneri hanno segnato tanto, Nocerino addirittura una tripletta. Ambrosini è ancora fermo a quota zero: "Tripletta? Me ne basterebbe anche uno - ha scherzato il biondo centrocampista, che nella sua esperienza al Milan ha realizzato ben 35 reti -. Gioco in una posizione più arretrata rispetto al passato, ho meno opportunità per andare avanti. Il modulo è chiaro e devo rimanere leggermente più indietro, quindi non è facile segnare". Ambro ha concluso parlando ancora di Champions, e dell'importanza che questa competizione ha rivestito, e continua tutt'oggi a rivestire, nell'ambiente rossonero: "E' riconosciuto da tutti che il Milan, per i grandi successi ottenuti, ha dato tanto a questa competizione. Quel che riguarda la Champions ha un fascino particolare e quest'anno - ha terminato - vogliamo arrivare più avanti rispetto agli ultimi anni".