Carlo Ancelotti a tutto campo. In un'intervista al Corriere della Sera, l'ex tecnico del Real Madrid analizza il pessimo momento del Milan e cerca di calmare la piazza con parole confortanti per i tifosi rossoneri: "Mihajlovic è una persona di carattere con buona esperienza in Italia - le parole del 56enne di Reggiolo -: bisogna dare tempo agli allenatori. La fiducia non va persa, è necessario insistere con lui. A mio parere in questo momento manca solo l'amalgama".
Ancelotti, che ad inizio estate era stato scelto come nuovo allenatore da Silvio Berlusconi, ha parole al miele anche per il contestatissimo Adriano Galliani: "Quando ha saputo che non sarei rimasto a Madrid, Galliani è venuto a sondare il terreno - racconta il tecnico -. Si è presentato con tutto il suo affetto nei miei confronti ma io gli ho detto subito di no. Abbiamo trascorso bei giorni. Galliani è piacevole e brillante. Ma dopo due anni di Real ero senza energie. Il Real è molto dispendioso. Cosa mi ha offerto per tornare? Di soldi non abbiamo nemmeno parlato. Comunque fosse stato un altro momento sarei tornato".
Le più gravi imputazioni per Galliani riguardano un mercato estivo che fin qui ha deluso parecchio: "La gente ha la memoria corta - spiega Ancelotti -. Contestare Galliani al Milan equivale a contestare la Madonna. A mio parere resta il dirigente più bravo in Italia". Chiusura sui nuovi acquisti, due in particolare: "Il prezzo di Romagnoli è salito perché lo volevano tutti - conclude il tecnico di Reggiolo -, non solo il Milan. Bertolacci? Ad essere sincero non lo conosco".