"Pato? Ora lo sottoporremo a una cura approfondita, senza farci condizionare dalla pressione del tempo". Lo ha detto Silvio Berlusconi intervenendo in diretta al Processo di Biscardi su Italia 7 Gold, a proposito dei tanti infortuni che stanno tormentando l'attaccante brasiliano del Milan, che quest'anno è stato spesso costretto a soste forzate a causa di problemi fisici. "Noi lo consideriamo un campione, in questa stagione ha inanellato una serie di incidenti che ci preoccupano molto. Abbiamo deciso di consegnarlo a una cura in profondità e senza mettergli fretta di un ritorno in campo nell'immediato. Mi sono opposto alla sua cessione al Psg, confido che Pato possa superare questo momentaneo problema fisico".
Si passa a Ibrahimovic e Berlusconi esalta l'attaccante svedese, fresco di tripletta contro il Palermo: "Credo che le gare internazionali siano le più importanti per l'assegnazione del Pallone d'oro e quindi spero che Ibrahimovic si segnali in Coppa dei Campioni, anche perché, oltre al suo stato di forma attuale, è cresciuto anche come tecnica, come modo di giocare per gli altri con quegli assist improvvisi e quindi merita davvero il Pallone d'oro".
Berlusconi ripone massima fiducia nel tecnico Massimiliano Allegri: "Non è in discussione, ha condiviso la missione che la società gli ha dato, si comporta sempre con coerenza assoluta, tutte le storie che riguardavano il rinnovo vanno al di là del vero. E' stato un rinnovo faticoso da parte del Milan perché c'era la volontà di risparmiare, da parte del mister invece di cercare l'aumento. E' stata solo una questione economica che in un calcio di professionisti è una cosa legittima".
Inevitabile un commento sul gol fantasma di Muntari nell'ultimo Milan-Juventus: "I bianconeri non hanno colpe, è stata una svista arbitrale, ma non ci sono problemi nei confronti della Juve e della sua dirigenza. La cessione di Pirlo? Esigeva da noi un contratto da diversi anni, abbiamo fatto delle valutazioni sulla tenuta fisica, secondo lo staff medico non corrispondeva alla quantità degli anni che chiedeva Pirlo. Era uno sforzo economico troppo elevato e a malincuore lo abbiamo ceduto".
In ottica mercato il sogno è quello di vedere Cristiano Ronaldo in maglia rossonera: "A lui non potrei dire di no - conclude Berlusconi -. ma a un prezzo equo e in linea con la crisi economica che non colpisce solo l'Italia".