Milan, Berlusconi: "Rinforzi? Ci sono 3 o 4 nomi"

Pubblicato il 15 dicembre 2012 alle 08:20:00
Categoria: Serie A
Autore: Redazione Datasport.it

E' un Silvio Berlusconi scatenato quello che ha risposto alle domande dei giornalisti appostati presso l'ingresso della Triennale di Milano, dove è in programma la festa per il 113° compleanno della società. "Il Milan fa parte della storia della mia famiglia ed io spero che la mia continui ad essere una famiglia che ha questa particolarissima opportunità di essere animatrice di una straordinaria avventura che si chiama Milan", ha detto il presidente come prima cosa.

Si è poi entrati nel vivo con discorsi più inerenti al mercato: "Stiamo considerando 3-4 giocatori che non posso nominare altrimenti salirebbero i prezzi, ma abbiamo intenzione di rafforzarci. Robinho? Speriamo di riuscire a convincerlo a restare con noi - ha spiegato Berlusconi -. Lo apprezziamo molto. E' un attaccante fantasioso, con classe, vivace, spiritoso che diffonde allegria nello spogliatoio; per questo gli siamo affezionati e speriamo di convincerlo a restare con noi".

Si è parlato anche del tormentone Balotelli: "Siete voi che continuate a dire Balotelli, io ho detto una volta che faccio altri sogni - ha detto il presidente del Milan -. L'altra volta ho detto che non me lo sogno ed è venuto fuori che me lo sogno. Non è vero, non l'ho mai sognato e non mi sembra rientri nei programmi del Milan". Sulla situazione di classifica Berlusconi sembra ottimista: "Questa squadra nelle ultime partite si è comportata molto bene. E' un Milan di transizione per rimettere insieme un team di campioni. Di campioni abbiamo vissuto per 26 anni, ora con un po' di pazienza affronteremo un periodo di 3 anni per aspirare ad essere nuovamente protagonisti in Italia, in Europa e nel mondo".

Berlusconi ha anche esposto con una battuta la sua ritrovata voglia di stare vicino alla squadra: "Basta che i tifosi non pretendano la mia discesa in campo con la maglia numero 9, tutto il resto lo posso fare - ha continuato il presidente rossonero -. Posso stare vicino alla squadra e fare quello che ho fatto per tanti anni: tenere il gruppo, diffondere certezze in tutti, amalgamare la squadra, suggerire qualche volta tattiche o tecniche che, se evocate dal presidente, restano ben fisse nella mente dei ragazzi. Questo ho fatto nelle ultime settimane e continuerò a farlo".