A distanza di quasi due settimane si continua ancora a parlare di quello scontro di gioco avvenuto durante la sfida di campionato Atalanta-Milan: protagonisti il Papu Gomez e Lucas Biglia, con il primo colpevole di aver colpito duramente sulla schiena il secondo, reduce dalla rottura di due vertebre lombari. Un intervento che ha rischiato di mettere in seria discussione la partecipazione al Mondiale del regista rossonero che alla fine è stato convocato, al contrario dell'attaccante bergamasco, lasciato a casa dal ct Sampaoli.
Gomez si è scusato con un post pubblicato sul suo profilo Instagram, mossa non sufficiente per Biglia che ha detto replicato ai microfoni di "Olé": "A dire il vero mi sarei aspettato le sue scuse direttamente sul terreno di gioco e non così: io i social non li uso, né Twitter e né Facebook... Non abbiamo un rapporto stretto ma giochiamo pur sempre per la stessa nazionale".
La paura per quell'entrata da dietro, per di più nella stessa zona infortunata qualche settimana prima contro il Benevento, è stata tale da far temere subito il peggio al centrocampista che ha continuato: "In precendenza il giocatore del Benevento che causò il mio infortunio (Viola, ndr) venne a trovarmi addirittura in ospedale, fu un bel gesto".
Dalla paura per un lungo stop al sollievo: "Quel giorno mi rialzai infuriato verso il Papu perché sentii lo stesso dolore ed ebbi paura di essermi rotto nuovamente. Ricordo che quella sera tornai a casa e mi misi a lavorare con il fisioterapista alle 5 del mattino". Nessun rimpianto però sul rischio corso a Bergamo: "Era una gara importante per il futuro europeo del Milan e non ci ho pensato più di una volta prima di scendere in campo per aiutare la squadra a raggiungere l'obiettivo. Ora testa solo al Mondiale, daremo la vita per vincerlo".