Cristian Brocchi, ex allenatore del Milan ed oggi vice di Fabio Capello nel Jiangsu Suning in Cina, è stato intervistato in radio per parlare del cambio in panchina al Milan con la promozione di Gennaro Gattuso dalla Primavera, come accadde a lui nel 2016. "E' una bella opportunità per Rino. E' un momento in cui c'è bisogno di portare all'interno del mondo Milan quell'entusiasmo che si è perso."La speranza è che possa riaccendere il Milan".
"La cosa importante per Rino è che lui ha mediaticamente molta più forza rispetto a quella che avevo io. Sotto questo punto di vista avrà più aiuti. Anche la società, Mirabelli e Fassone, lo tuteleranno sempre. Sicuramente Gattuso in questo momento ha la stima di Mirabelli e Fassone".
Gattuso ha alle spalle l'esperienza del campionato svizzero e la drammatica parentesi pisana, in cui lui e i calciatori furono abbandonati dalla società. A Brocchi viene chiesta la tipica domanda se Ringhio non rischia di bruciarsi: "Questo è un termine che viene usato in Italia. Cosa vuol dire bruciarsi, che se va bene o va male un allenatore poi smette di allenare? Non è così può andare male anche ad un allenatore più navigato. Rino avrà l'occasionee di dimostrare il suo lavoro. Poi purtroppo il calcio è a volte anche palo dentro o palo fuori: ci sono allenatori che grazie a dei periodi fortunati riescono poi a dimostrare il loro valore".
Cambio di argomento e riflessione sulla Nazionale che non ha ancora un CT "Capello sarebbe un profilo adatto per la nazionale, poi va vista la sua volontà. La Nazionale? Se siamo arrivati a questo ci sono delle colpe, anche se in Italia si tende a colpevolizzare solo pochi. Il nostro calcio va rinnovato. Spero che ad esempio il lavoro che sta facendo Sarri sia messo in risalto. E soprattutto bisogna lavorare sugli stadi e sugli impianti".