Gianluigi Donnarumma cerca casa. E non a Madrid, a Manchester o a Londra: la cerca a Milano. Il portiere del Milan, classe 1999, è impegnato in una lunga e complessa trattativa per il rinnovo del contratto con la società rossonera ma, in una lunga intervista esclusiva rilasciata a GQ, il 18enne giura amore alla sua squadra: "Sono sereno, perché tutte le parti di questa trattativa conoscono la mia volontà - assicura Gigio -. Con Mino ed Enzo Raiola, che fu il primo a notarmi, e con la mia famiglia formiamo una squadra".
Quello con la società meneghina è un legame che ha origini antiche e profonde da quando ci arrivò da ragazzino dopo avere iniziato nel Club Mapoli: "Io sono molto legato al Milan -prosegue -. Avevo quattro anni, mi ci aveva portato lo zio Enrico, che purtroppo se ne è andato troppo presto. Poi cominciò ad accompagnarmi mia madre - io sono molto mammone - e per quanto le categorie crescessero in fretta, per un bel pezzo pretesi di averla dietro alla porta, che altrimenti mi mettevo a piangere. Credo che la situazione avesse del grottesco: questo ragazzo grande e grosso - ero fuori scala già da bambino - che lasciava increduli gli attaccanti avversari per quante ne parava, ma che appena la mamma spariva per un caffè scoppiava in lacrime".
Nonostante la giovanissima età, Donnarumma è perfettamente consapevole dei propri mezzi e del proprio enorme potenziale: "Già da piccolo paravo dei tiri che un bimbo della mia età non avrebbe dovuto parare - aggiunge l’erede designato di Buffon -. Sul momento non me ne rendevo conto: mi tuffavo anche se la palla era molto angolata, la pigliavo o la deviavo in angolo, tornavo subito in piedi. Ecco, era lì che alzavo lo sguardo su compagni e avversari, per scoprire che avevano tutti gli occhi sgranati, a partire da quello che aveva tirato, e che non si capacitava di come un pallone così ben diretto non fosse finito in gol. Buffon è un mito, il classico tipo che riesce a farsi voler bene da tutti. Scherza, tiene su l'ambiente, a me ha dato un sacco di consigli. Quando ci alleniamo insieme cerco di rubargli i segreti del mestiere, perchè tecnicamente è fantastico".