“Yonghong Li voleva CR7 al Milan”. Lo ha confermato Marco Fassone al Sole24Ore: l’ex amministratore delegato rossonero ha spiegato che “Mr Li voleva CR7 in rossonero perché riteneva che avesse una grande forza sul mercato cinese. Il giocatore voleva andarsene da Madrid. Ci siamo visti nel luglio 2017 con il suo procuratore Mendes, per verificare i costi e la disponibilità del giocatori. Poi lo convinsi a lasciar perdere il sogno: Ronaldo costava troppo”.
Fassone ha difeso l’operato della società durante la stagione passata: “Credo che il Milan sia stato guidato da un ottimo consiglio di amministrazione. Abbiamo fatto 20 milioni di ricavi in più e 50 milioni di margine in più”. Ma al momento del passaggio “forzato” nelle mani del fondo americano Elliott il Milan aveva un debito di 126 milioni di euro: “Quel debito comprende 45 milioni di componenti straordinari, spesate integralmente da Elliott e sono dovute a svalutazioni di calciatori (come Kalinic) e ad accantonamenti per me e altri 5 manager che sono usciti dal club”.
Ma Li che fine ha fatto? “Lui non lo sento. Ogni tanto sento il suo braccio destro David Li. Ignoro da dove siano arrivati quei soldi. Nell'operazione erano coinvolti advisor prestigiosi. Perché avrei dovuto dubitare?”.