"Balotelli? Ha una voglia pazzesca di rimanere al Milan e spero lo dimostri in campo. Mario vuole stare qui e gli ho detto che, per quello che ha fatto finora, non lo merita. Gli ho detto di convincerci, ha promesso che lo farà e mi auguro che lo faccia". L'amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani, prova a caricare Balotelli in vista della sfida di sabato sera a San Siro contro la Juventus, un match delicatissimo per i rossoneri che potrebbero schierare Super Mario nell'undici titolare. Un match delicatissimo, si diceva, anche e soprattutto per Sinisa Mihajlovic il cui destino, in caso di batosta contro i bianconeri, potrebbe essere segnato. Ma Galliani smorza i toni e assicura: "Siamo vicini al mister. Intanto l'abbiamo scelto, è qui e ha due anni di contratto. Certamente la squadra è con lui, faccio questo lavoro da trent'anni e mi accorgo se la squadra è con o contro l'allenatore. Poi, come in tutte le cose, bisogna fare punti e risultati".
Galliani non ammette ulteriori cali di concentrazione nel finale di stagione e il colloquio avuto con la squadra sembra essere servito proprio per tenere alta la tensione: "In quattro partite contro le quattro squadre che ci precedono abbiamo vinto contro Fiorentina e Inter, e pareggiato a Roma e Napoli. Contro squadre dietro di noi abbiamo perso una marea di punti. E dopo le cinque soste previste dalla Fifa abbiamo fatto un punto in cinque partite. Avessi avuto un'idea del perché succeda questo sarei andato in giro con il bastone, me lo sto chiedendo e lo sto chiedendo all'allenatore e ai giocatori. Questa rosa vince con le grandi e perde con le piccole".
Contro la Juventus, avversario che al Meazza il Milan ha battuto l'ultima volta nella stagione 2012-13 (1-0, rigore di Robinho), tra i rossoneri potrebbe esordire in Serie A il centrocampista Manuel Locatelli, che lo scorso 8 gennaio ha compiuto 18 anni: "Non mi sorprenderei - dice Galliani -. Abbiamo Montolivo infortunato, Bertolacci squalificato e l'allenatore non può che scegliere tra lui, José Mauri e Poli: se i giocatori fanno parte della rosa vuol dire che possono giocare nel Milan. Un esordio come Albertini? Magari, me lo ricordo, ma adesso non eccitiamoci".