"Le parole di Ibrahimovic? Più è arrabbiato meglio è. Lui ha le sue caratteristiche particolari, ma sono da stimolo per fare meglio. E' fatto così, se non fosse così non sarebbe Ibrahimovic". Queste sono le parole di Adriano Galliani all'uscita della Lega Calcio, dopo lo sfogo dello svedese al termine della sconfitta del Milan per 3-0 contro l'Arsenal nel ritorno dei quarti di Champions League: "Ho comunque sentito mister Allegri - continua l'ad rossonero - ed è tranquillo. Le tre punte? Non c'era nessun altro da mettere in campo, non c'era Boateng e si è fatto di necessità virtù. Se Conte schiera Vidal centrale di difesa non si può dire che ha sbagliato quando non hai i giocatori...Allegri non aveva altri centrocampisti di ruolo, altrimenti avrebbe fatto giocare Emanuelson trequartista".
Un altro motivo della debacle londinese Galliani lo individua nel colore della maglietta: "Ho provato qualunque cosa per non giocare con la maglia nera, ho urlato con Gandini (direttore organizzativo rossonero, ndr) ma non c'è stato nulla da fare - racconta sorridendo -. La maglietta classica e quella bianca si confondevano con quella dell'Arsenal, e quindi o giocavamo nudi o in nero. Provvederò subito a sostituirla, per qualche anno abbiamo avuto una maglia gialla e torneremo ad averla".
Quello che importa è che comunque il Milan abbia passato il turno, e ora deve attendere il sorteggio per i quarti di finale: "Il Barcellona fa paura e spero di non incontrare le squadre italiane nei quarti - prosegue Galliani, che poi commenta la 'manita' di Leo Messi contro il Leverkusen -. Uno come lui non l'ho mai visto, credo sia il più grande di tutti i tempi. Tevez? Di mercato ne parliamo a fine stagione. Ho visto che è tornato a segnare, ma negli ultimi due anni è stato capocannoniere della Premier League, i gol li ha sempre fatti, non deve sorprendere".