La vittoria con il Sassuolo ha ridato slancio al Milan di Gattuso, che ora si rituffa sull’Europa League: a San Siro arriva l’Olympiacos, diretto concorrente per il primo posto nel girone. Il tecnico vuole continuità: “Molti giocatori hanno parlato di svolta. Io dico che dobbiamo migliorare come collettivo, anche se il livello del gioco espresso è buono. Dobbiamo trovare solidità e dimostrare certe cose anche su campi complicati”.
Il Milan cambierà qualcosa tra i titolari, anche se Gattuso non sottovaluta la squadra greca: “L'Olympiacos esprime un buon calcio, sono molto offensivi. Molti giocatori hanno grande esperienza, giocano in Europa da vent'anni. Fanno più paura davanti che in difesa, non hanno grande fisicità ma sono molto veloci”.
Domani potrebbe essere il giorno del ritorno di Gonzalo Higuain: “Domani può giocare, si sta allenando ma ho ancora qualche dubbio. Ho tutti a disposizione tranne Caldara, che vuole corricchiare, ma al momento non ha senso. Sta facendo cure importanti, speriamo di averlo a disposizione dopo la sosta. Domani farò un po’ di turnover ma non come contro il Dudelange”.
Higuain e Citroen sono pronti ma i rossoneri in attacco non vogliono più farsi trovare in emergenza. Nelle ultime ore è circolata una voce sul clamoroso ritorno di Ibrahimovic ma Gattuso non si è sbilanciato: “Zlatan? Auguri per il suo compleanno ma parlo solo dei miei giocatori, questa domanda fatela a Maldini, Leonardo o Scaroni”.
Gattuso ha poi difeso Calhanoglu, in crisi di rendimento nell’ultimo periodo: "Non deve andare in depressione, è un giocatore fondamentale. Deve andare alla ricerca della precisione, non deve innervosirsi se sbaglia qualcosa. Gli errori possono capitare. Stia tranquillo: ha me, lo staff e tutta la società dalla sua parte. Contro il Sassuolo mi è piaciuto molto".
A proposito del 4-1 agli emiliani: “Nei primi 25' con il Sassuolo abbiamo fatto fatica ma si vedeva che eravamo attenti. Ci hanno imbucato con i centrali difensivi come polli, loro erano in palla e continuavano a raddoppiare. Noi dobbiamo giocare compatti, in 40 metri e non in 70: quando siamo stretti facciamo meno fatica e la qualità viene fuori”.
A Reggio Emilia Castillejo ha fatto una buona impressione da falso nueve: “Ha qualità, può fare la seconda punta, dandoci qualche soluzione in più. Ma ci fossero stati Cutrone o Higuain avrebbero giocato loro”. Il Milan rischia di essere Pipita-dipendente? “No. È un valore aggiunto ma non ho mai pensato che la sua assenza sia un problema enorme. Meglio avercelo ma abbiamo una nostra identità ben precisa. Dobbiamo capire come sfruttarlo al meglio”.
Chiosa finale su Cutrone, Conti e Zapata, tutti in fase di recupero: “Patrick è stato un esempio. Lo spogliatoio ha apprezzato tutto quello che ha fatto, come quando zoppicava. Lui dice che sta bene, ma non è al 100%. Si è allenato quando c'era il giorno libero ma non bisogna fidarsi dei giocatori: anche io mentii a Lippi per andare al Mondiale. Conti? Siamo sulla buona strada, ha più forza nelle gambe, ma deve finire il suo percorso. Anche Zapata non ha i 90’ nelle gambe ma ci sta dando molto a livello di spogliatoio”.