Domani sera il Milan possono giocarsi il primo e unico trofeo della loro stagione nella finale di Coppa Italia contro la Juventus. Un "esordio" speciale per Gattuso che vuole riportare in bacheca una coppa che manca dal 2003: "Per noi questa partita vale come la Coppa del Mondo. Dovremo fare due tipi di gara: concedere per prima cosa poco e nulla alla Juve, perchè a livello di singoli ha una qualità incredibile ma anche qualche difettuccio; poi dobbiamo fare il nostro gioco, senza avere paura e con coraggio".
Facendo un passo indietro alla scorsa Supercoppa vinta dal Milan a Doha, Gattuso ricorda: “L’ho vista in tv. Ho festeggiato, perchè il Milan erano anni che non vinceva un trofeo importante. Oggi abbiamo una squadra giovane, c'è stato un entusiasmo incredibile in estate e si tocca con mano la voglia di vincere dell'ambiente. Basta poco, manca la scintilla per vedere un bel fuoco d'artificio. Giochiamo contro una squadra che ha fatto due finali di Champions, ha una grande mentalità e grandi giocatori. Per vincere dobbiamo provare a fare qualcosa di straordinario. Se riusciamo a superare questo ostacolo molto difficile, possiamo fare qualcosa di molto importante”.
Il nuovo tecnico rossonero racconte le emozioni della vigilia: "E’ la partita più importante da quando alleno (160 panchine totali). E poi preparare una finale da tecnico è un altro mondo rispetto a quando sei giocatore. Quando giocavo ero un pazzo scatenato, facevo tutte delle cose strane. Avevo un modo particolare di preparare queste partite. Oggi sento una pressione pazzesca addosso, sento i tifosi sulle mie spalle. La cosa che mi fa rilassare di più è quando alleno, in quella situazione mi sfogo e non ci penso. Poi quando inizio a preparare le partite comincio a non dormire…"
Sarà una partita speciale anche per l'ex Leonardo Bonucci, pronto a giocarsi la possibilità di alzare il primo trofeo della sua carriera in rossonero contro quella che è stata la sua squadra per 7 anni. Così il capitano rossonero, al fianco di Gattuso, ha parlato della partita: "Sono fiducioso sul fatto che faremo grande partita e sono certo che venderemo cara la pelle. Vinceremo se in quelle due-tre occasioni che ci capiteranno, sapremo essere cinici. Dovremo essere squadra e fare la partita perfetta. Ho visto i ragazzi carichi e fiduciosi".
Sulla differenza di stile tra Milan e Juve: “Ho avuto la fortuna di giocare per 7 anni con la Juve e ho imparato la sua famosa mentalità. Adesso sto vivendo questo nuovo mondo, che mi sta trasmettendo valori importanti dal giorno in cui sono entrato nel museo. Ho la fortuna di essere allenato da Gattuso, che è l’esempio massimo dell’essere milanista. Mi piace ciò che sto scoprendo e voglio viverlo al massimo". Questo trofeo potrebbe rappresentare un punto di svolta: “I cicli iniziano sempre con una vittoria e speriamo che il nostro cominci domani sera. Da parte nostra c’è la voglia di portare a casa la Coppa, ce la metteremo tutta e meritiamo questo trofeo. Speriamo di festeggiare”, ha concluso.