La nuova stagione del Milan tra campo, mercato e soprattutto questioni societarie è ufficialmente iniziata con il primo giorno di ritiro. I rossoneri infatti, come altre squadre di Serie A, si sono ritrovati oggi per la prima volta a Milanello per iniziare a sudare e lavorare agli ordini di Gattuso. Proprio il tecnico rossonero, in attesa della decisione del TAS sulla squalifica dalla prossima Europa League e degli sviluppi relativi al futuro societario, ha parlato in conferenza stampa insieme al ds Mirabelli: "È la maglia quello che conta. Dobbiamo ripartire dalla maglia del Milan, che va rispettata e onorata sempre. Sono sicuro che presto arriveranno tempi migliori. Nonostante tutto, la società non ci ha mai fatto mancare nulla".
Il primo raduno tra mille difficoltà da tecnico del Milan, non spaventa Gattuso: "Dobbiamo ripartire con entusiasmo, mettendo da parte gli alibi e problemi. Sono sicuro che qualcuno arriverà, non mi fa paura questa situazione con o senza Europa". Ad accogliere la squadra oggi c'erano appena qualche centinaio di tifosi (un anno fa erano in 5mila), ma chi era presente gli ha dimostrato il suo affetto. "Io sento questa pressione addosso e mi piace, non mi fa paura: sono il primo tifoso, oltre che l’allenatore. Ma so che da solo posso fare ben poco: ecco, vorrei dire che la proprietà che ci rappresenta oggi, anche se ha tanti problemi, non ha mai fatto mancare nulla a me e alla squadra. In questo momento dobbiamo onorare questa società e mettercela tutta per farla funzionare al meglio".
Il mercato sia in entrata che in uscita è al momento bloccato, lontano anni luce dai numerosi acquisti della scorsa estate, ma Gattuso sembra avere le idee chiare: "Mirabelli e Fassone sanno che tipi di giocatori servono per rinforzare la squadra, anche se la base è già forte: un attaccante esterno, una mezzala con le stesse caratteristiche di Kessie e una prima punta. Ad oggi poi nessuno ha chiesto di andar via". Capitolo punte: "Per ora siamo al completo, se non si muove nessuno non arriverà nessuno. Di sicuro, a parlare sarà il campo: ad esempio, mi aspetto che Bacca arrivi con la voglia di sudare e faticare, non con il pensiero di andarsene. Andrè Silva? Lo voglio più sveglio, lui sa cosa mi aspetto. Kalinic e l’esclusione in corsa dalla Croazia al Mondiale? Lui soffriva di pubalgia e quando è partito con la nazionale non aveva ancora risolto il problema: purtroppo ha commesso l’errore di non parlare con il suo c.t. Poi una mezza chiusura su Zaza: "Con quelle caratteristiche abbiamo già Cutrone…”. Tra i pali, Gigio Donnarumma dovrà giocarsi il posto con Reina: "Giocherà chi sta meglio, è meglio avere due grandi portieri che uno solo".
Riguardo al mercato e alle possibili trattative in evoluzione prende la parola il ds Mirabelli: "Noi non abbiamo mai fatto nomi, per non illudere nessuno. Dobbiamo pensare positivo e ricordarci che abbiamo un gruppo giovanissimo, che con Gattuso in panchina è arrivato quarto in classifica. Io penso al campo e mi aspetto un grande futuro: i ragazzi si sono ripresentati con entusiasmo. Nessuno degli agenti dei nostri big è venuto a chiederci di lasciare il club. Suso ha una clausola per l’estero e ha sempre ribadito di voler restare, spero possa davvero essere così ma di certo non andrà all’Inter. Una cosa ve la posso assicurare: il Milan non andrà a proporre i suoi giocatori o a svendere i big sul mercato e se dovessero partire delle trattative, l’ultima parola spetta sempre e comunque al nostro allenatore". Totale fiducia a Gattuso, il Milan si aggrappa al suo condottiero in panchina per ripartire da dove aveva terminato.