Dopo cinque giorni di ritiro a Milanello parola a Gattuso, che alla vigilia della sfida con l'Atalanta fa il punto della situazione in casa Milan: "Abbiamo lavorato, stando qualche ora in più in campo. Il problema di questa squadra non è come lavora. Voglio più veleno, qualcuno deve dare qualcosa in più. Chi ha più esperienza deve trasferire messaggi ai più giovani. Dopo il 3-0 a Verona e dopo 1 punto col Benevento, era il minimo andare in ritiro e non è vero che la squadra non voleva - ha precisato il tecnico- non c'è stato un giocatore che si è ribellato e se fosse successo, sarei intervenuto subito. Il ritiro non è punitivo, ma era necessario. Dovevamo dare un segnale e assumerci le nostre responsabilità".
Gattuso presenta poi la sfida con i prossimi rivali, l'Atalanta: "E' una squadra che vola, non molla un centimetro. Fa l'Europa League. Hanno velocità e cattiveria, tenendo benissimo il campo. Tra noi e loro c'è differenza. Dopo Bologna e Verona non ero soddisfatto, perché avevo la sensazione che ogni volta che diamo campo agli avversari, diamo sempre la sensazione di poter prendere gol". Qual è allora la ricetta per battere i bergamaschi?: "Non giocare diritto per diritto, di facile lettura. L'Atalanta gioca a uomo a tutto campo. Non dobbiamo perdere palla in uscita, altrimenti diventa tutto più difficile. Dobbiamo scegliere bene i tempi delle giocate. Mi aspetto la stessa mentalità dei primi 20' col Bologna e col Verona, senza commettere i soliti errori. Dobbiamo stare corti e tenere botta. Sarà una gara molto fisica"
Il tecnico rossonero ha per finire un pensiero per i tifosi:"Temo che ci saranno contestazioni. Dovremo essere bravi a livello mentale. Dobbiamo partire bene e non subire l'avversario per portare i nostri tifosi dalla nostra parte. So che atmosfera c'è quando i tifosi contestano e spero che non succeda. Spero che ci appoggeranno fino alla fine".