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Profilo basso. Alla vigilia di Milan-Juventus Pippo Inzaghi dimostra entusiasmo ma mette subito in chiaro chi sia la favorita, per la singola partita e per il campionato: "La Juventus è di un altro livello - la sua opinione -, come la Roma. Poi ci sono sette squadre, Milan compreso, che si possono inserire. Bisogna essere realisti, ma con questo atteggiamento possiamo arrivare lontano. Con la Juve servirà un'impresa, se dovessero dimostrarsi più forte stringeremo loro la mano".
E' sfida tra grandi ex, perché sia Inzaghi che Allegri hanno vissuto esperienze importanti nelle avversarie di sabato: "Ho ottimi rapporti con Agnelli, che è stato il primo a scrivermi dopo la vittoria nel Viareggio - spiega Inzaghi -; sono molto amico di Paratici e lo sento spesso. Io ho ottimi ricordi di tutti posti dove sono stato". E proprio sul tormentato rapporto con Allegri, il tecnico rossonero decide di chiarire: "E' molto preparato e so che ci renderà la vita difficile, ha certezze e sta facendo bene. Ci sono state delle incomprensioni in passato, ma abbiamo chiarito: gli auguro tutto il bene possibile da dopo domani sera". Inzaghi parla dei problemi difensivi del Milan ma non fa drammi: "I miei centrali sono tutti bravi ed affidabili - le sue parole -, di volta in volta sceglierò la coppia migliore: spero di subire meno gol, prendere poche reti in un campionato fa la differenza". Situazione infortunati: la buona notizia è il ritorno tra i disponibili di Torres ed El Shaarawy: "Li vedo carichi, entrambi. Torres voleva già recuperare per il Parma, e fino alle 19 ha provato ad andare in panchina: ma la caviglia era ancora gonfia e abbiamo deciso di non rischiarlo". Come si ferma la Juve? "Bella domanda, non lo so con precisione: abbiamo poco da perdere. Abbiamo il vantaggio di giocare a San Siro e il nostro pubblico può aiutarci a fare l'impresa".