Si parla tanto di Carlo Ancelotti e di futuro nella conferenza stampa di Filippo Inzaghi verso Milan-Torino, in programma domenica sera e ultima gara casalinga della stagione dei rossoneri. "Ancelotti è un grandissimo allenatore, lo sento spesso. Finchè non mi verrà detto qualcosa, andrò avanti. Il presidente ha detto che nessuno è stato esonerato. Io sono l'allenatore del Milan, ho un contratto e vado avanti per la mia strada", ha detto Pippo ai cronisti.
Sulla possibilità che sia la sua ultima panchina a San Siro ha detto: "Vivo la vigilia come al solito. Io sono l'allenatore del Milan ancora per un altro anno. Se il club non mi dirà qualcosa, andrò avanti per la mia strada. Ho avuto delle buone sensazioni dai miei giocatori. Ho dato tutto".
Inzaghi ha poi risposto alle parole di Berlusconi e le sue critiche: "Io non devo dare risposte a nessuno. Parlo con lui da nove mesi, spesso siamo stati d'accordo, altre meno. Ma mi ha sempre lasciato lavorare. Ho letto le sue dichiarazioni, ha detto cose positive che non sono state rimarcate, come sempre, e farò giocare la squadra migliore per battere il Torino. In tutte le famiglie, quando si parla tutti i giorni, non si hanno le stesse opinioni. Non vedo problemi. Anzi, ha detto anche delle cose positive. Io vado avanti per la mia strada, poi sarà la società a comunicarmi quello che sarà, ma sono molto sereno".
Sulla questione dell'utilizzo dei giovani Pippo ha aggiunto: "Noi abbiamo dei giovani bravi, ma avrei voluto metterli in altri contesti per farli rendere al meglio. Abbiamo ancora due partite per fare in modo che qualche ragazzo faccia l'esordio, anche se sappiamo che i migliori del nostro vivaio sono i '98 e sarebbe difficile fare esordire qualcuno così giovane".