E' un giorno speciale per Filippo Inzaghi che, dopo una carriera di successi con la maglia rossonera, si presenta al grande pubblico come nuovo allenatore del Milan: "Il primo ringraziamento va a Barbara Berlusconi, Adriano Galliani e al presidente Berlusconi, che mi hanno dato un'opportunità fantastica. Due anni fa quando ho smesso ho sperato in cuor mio di allenare il Milan, ho ricevuto tutto e dato tantissimo a questa società".
L'ex tecnico della primavera rossonera si concentra poi su Balotelli, grande protagonista in positivo e in negativo dell'ultima stagione: "Ho sentito Mario dopo che l'Italia è uscita. Gli ho detto che le critiche devono solo fortificarlo. Non mi è stato servito tutto su un piatto d'argento durante la mia carriera. Lui è un patrimonio del calcio. E' un mio dovere valorizzarlo al massimo. Cercherò di farlo rendere al massimo, può farci fare la differenza. Un giocatore allenato da Pippo Inzaghi si deve conquistare il posto. Chi sarà d'esempio giocherà, si ripartirà da zero".
Inzaghi sembra aver ben chiare le idee sulle linee guida da seguire nel suo lavoro: "E' importante ricreare dna Milan, facendo gruppo con uomini veri prima di tutto. Ci siamo dimenticati di chi siamo, che il Milan è il club più titolato al mondo - prosegue -. Chi inizia a fare l'allenatore sogna di allenare Milan o Real, per me è il Milan. Darò tutto me stesso e mi auguro che i risultati siano all'altezza".
SuperPippo mette subito in chiaro il suo modo di operare all'interno del gruppo: "Per un tecnico la sincerità è fondamentale e le regole vengono prima di tutto. Io ho sempre rispettato gli allenatori che mi hanno dato questo, io sarò me stesso con pregi e difetti, sperando che la mia voglia di far tornare il Milan dove merita venga recepita dai miei giocatori. Ho pensato ai valori umani della rosa che allenerò, quelli tecnici si possono migliorare ma ci sono tanti giocatori che ne hanno. Voglio riportare i tifosi a San Siro, posso dire che lotteremo perché chi non lotta non può giocare nel mio Milan".
Infine il punto sugli obiettivi stagionali: "Penso che il Milan non potrà star fuori dalle Coppe - rivela Inzaghi -. Rientrare dalla porta principale è l'obiettivo. Per Alex e Menez il Milan ha avuto una concorrenza agguerrita, potranno farci fare la differenza. El Shaarawy potrà darci una mano. Montolivo è importante nello spogliatoio, ci mancherà. Chi lo sostituirà lo farà al meglio".