L'arrivo di Alessio Cerci ha portato grande entusiasmo in casa Milan. Il primo ad essere felice è Pippo Inzaghi che vede avverarsi il suo desiderio in sede di mercato con qualche mese di ritardo: "La società sapeva che la mia priorità era Cerci, già dall'estate, ed è arrivato. In estate andavo dal presidente Berlusconi e gli chiedevo per prima cosa Cerci. Intanto è un giocatore della nazionale italiana, ha caratteristiche uniche, lo vedo motivato e con gran voglia di rivalsa. Si è allenato poco, non ha la partita nelle gambe ma è voglioso di fare bene e questo fa ben sperare".
Sul suo eventuale utilizzo già domani col Sassuolo, il tecnico rossonero ha detto: "Se arriva il transfer Cerci può già venire in panchina domani. Nelle prime partite può darci una mano entrando dalla panchina. I test sono buoni, sicuramente non è ancora pronto a fare il titolare, per 20-25 minuti può darci una grande mano già adesso". Con i neroverdi il Milan giocherà anche negli ottavi di Coppa Italia, considerata molto importante da Berlusconi e da Pippo: "Quest'anno deve essere la nostra Champions League. L'ho detto da subito ai giocatori. Sarebbe bello riportare questa squadra a giocare una finale dopo qualche anno".
Infine una battuta sulla visita di Berlusconi: "Le parole del presidente sono uno stimolo per me e gruppo, col lavoro si arriva lontano, bisogna tornare a essere il Milan che tutti conoscevano. Questo sarà un anno importante per noi. Se diamo continuità ai risultati, giocando come contro Napoli, Roma e Real possiamo fare un bel campionato. Le prossime tre partite sono complicate, devono darci la spinta per qualcosa di importante".