Sulla graticola e a rischio d'addio. Massimiliano Mirabelli non vive certamente il miglior momento della sua carriera, e la sua avventura da direttore sportivo del Milan potrebbe anche concludersi al termine della stagione, con un mutamento di fronte che rispecchia quello della squadra. Così come il Milan è passato dall'esaltazione e dalla lunghissima serie di risultati utilii a quattro punti nelle ultime cinque e al ko casalingo col Benevento, Mirabelli è passato dall'esaltazione per la scelta di Gattuso e per un mercato ambizioso al rischio d'esonero al termine di un 2017-18 che potrebbe anche non vedere il Milan in Europa. I rossoneri, che comunque potranno giocarsi la chance europea anche vincendo la Coppa Italia, hanno infatti solo tre punti di vantaggio su Sampdoria e Fiorentina, e dovranno difendersi. Non centrare l'Europa dopo un mercato da oltre 200mln di euro sarebbe un bagno di sangue finanziario, soprattutto in un periodo che vede il club sotto la lente d'ingrandimento dell'UEFA ed impegnato nella spasmodica ricerca di una banca/agenzia disposta ad agevolare il rifinanziamento del debito con Elliott.
E proprio da quel mercato dispendioso, e dai risultati che non arrivano, nascono le riflessioni sulla figura di Massimiliano Mirabelli: il ds rossonero viene visto come il principale colpevole del momento attuale di un Milan che ha poche alternative dalla panchina e ha sbagliato alcuni acquisti (André Silva su tutti), e non è più così saldo sulla propria poltrona. I rumours ci raccontano di una proprietà cinese inviperita contro il suo direttore sportivo al punto tale da bloccare l'acquisto di Bernard, che sarebbe arrivato a parametro zero (come Strinic e Reina) e avrebbe rappresentato un grande innesto per la rosa di Gattuso (che non rischia, ha appena rinnovato fino al 2021). Yonghong Li e i suoi soci non hanno più la necessaria fiducia in Mirabelli, e tra l'altro Elliot spinge per un cambio nel managament e per l'arrivo di un nuovo e più navigato ds. Sarebbero già stati contattati alcuni possibili sostituti: il nome preferito sarebbe quello di Walter Sabatini, reduce dalla poco positiva esperienza con l'Inter e titubante sul salto dall'altra parte del Naviglio, mentre Giuntoli potrebbe lasciare il Napoli solo in caso di scudetto. Spunta anche il nome di Emenalo (ex Chelsea, ora al Monaco) dall'estero, ma la suggestione arriva da un grande ex: l'idea è quella di riportare al Milan Ariedo Braida, che a giugno si separerà dal Barcellona e diventerà un pezzo pregiato del mercato. Tanti nomi per sostituire Mirabelli, che sembra sempre più vicino a lasciare il Milan: raggiungere l'Europa League, per lui, potrebbe non essere sufficiente.