Nervi tesi in casa Milan dopo l'ennesima sconfitta contro il Napoli. Le ambizioni di inizio stagione dopo la grande rivoluzione estiva guidata dalla coppia Fassone e Mirabelli grazie ai misteriosi milioni cinesi erano certamente altre. I rossoneri hanno perso tutti gli scontri diretti con le sei big che stanno davanti in classifica conquistando solo 19 punti in tredici giornate.
Il dato che più preoccupa la società è che in questi sei ko, i rossoneri hanno subito 15 reti e soli 4 segnate (solo da Suso) con il quarto posto (obiettivo minimo dichiarato a inizio stagione) che ora dista 11 punti. ll povero Diavolo, incapace di fare punti negli scontri diretti ha rimesso il tecnico campano inevitabilmente in discussione. Montella ai microfoni di MilanTv ha però dribblato le polemiche limitandosi a dire: "Ho percepito dai media che Mirabelli fosse arrabbiato dalla sconfitta, ma tutti lo eravamo. Certo, a volte io lo nascondo con qualche sorriso in più, ma Mirabelli, come il sottoscritto e i calciatori, siamo dispiaciuti".
Montella ha continuato l'intervista riflettendo sulla prestazione contro gli azzurri: "Il Milan contro il Napoli ha fatto una partita dignitosa, non bisogna però accontentarsi di questo. E' vero che non siamo entrati in area con la palla nel primo tempo, ma siamo la squadra che contro il Napoli ha tirato più in porta. Penso sia più opportuno portare avanti principi di gioco con squadre importanti anche correndo rischi perchè poi li ritrovi più avanti, piuttosto che fare barricate. Il Milan sabato ha fatto una bella partita, pur essendoci cose da migliorare".
Le critiche non sembrano spaventarlo: "Vanno sempre accettate da parte mia, bisogna essere bravi nel saperle leggere e nel capire da dove provengono. Va benissimo, l'importante è non perdere mai l'equilibrio e l'angolazione giusta nel valutarle".
Il rapporto con il direttore sportivo del Milan è ottimo: "Chi è sopra di me deve giudicarmi nel rispetto del proprio lavoro, con Mirabelli c'è rispetto, si è creato un ottimo rapporto nel tempo. Poi ci sono valutazioni da fare, da una parte e dall'altra. C'è sintonia su quasi tutte le cose, a livello personale c'è un rapporto splendido". Al tecnico rossonero fa sorridere anche leggere di un suo ricorso alla vecchia guardia per risalire in campionato: "Stiamo diventando una squadra. Alcuni contratti sono stati condivisi dalla nuova con la vecchia proprietà. Siamo un unico Milan, abbiamo bisogno di tutti".
Sulla Nazionale e i contatti con Lippi per la panchina azzurra risponde: "Ho parlato con Lippi, c'era stato a fine campionato uno scambio di pensiero, solo questo, niente di più".