Yonghong Li non ha completato l'aumento di capitale di 32 milioni entro il termine fissato oggi pomeriggio. Il bonifico del presidente rossonero non è arrivato e adesso toccherà dunque a Elliott versare la somma di denaro nei prossimi giorni.
Questo è un punto di svolta nella storia tra Yonghong Li e il Milan visto che finora l'azionista di maggioranza aveva rispettato i pagamenti previsti, sebbene non sempre rispettando puntuale nelle scadenze. Anche in questo caso, bisogna attendere prima di sancire il passaggio a Elliott del definitovcontrollo del club: il termine per il rimborso al fondo americano infatti è fissato per il 10 luglio.
Il numero uno cinese cercherà dunque il denaro mancante entro quella data, o più probabilmente affiderà il rimborso al nuovo socio (o nuovo proprietario), di cui si parla da diversi giorni. Altrimenti farebbe rimanere Elliott a capo del Milan, nel caso in cui il fondo non venisse rimborsato da nessun soggetto entro i 10 giorni lavorativi. Se si verificasse questa ultima ipotesi, si avvierà il procedimento di escussione del pegno da parte di Elliott, davanti al tribunale del Lussemburgo, dove ha sede Rossoneri Sport Investment Lux, società veicolo con cui Yonghong Li ha rilevato il Milan.
Tutta questa incertezza non aiuta la società rossonera a difendere le possibilità di giocare la prossima Europa League: la sentenza Uefa è in ritardo ma dovrebbe arrivare ed essere negativa, l'eventuale ricorso al Tas però necessita di basi più solide per sperare in un cambio di decisione.