Rocco Commisso non molla, e vuole ancora fare suo il Milan: nonostante le evidenti difficoltà a trattare con Yonghong Li, il patron dei New York Cosmos e imprenditore nel ramo delle telecomunicazioni è sempre interessato ad acquistare il club rossonero, per il quale aveva formulato un'interessante offerta. 500mln complessivi per il 70%, così suddivisi: 350mln per saldare ogni debito con Elliott e liberare il club dalle mani del fondo speculativo, 150mln per il mercato estivo e le esigenze di cassa. Oltre a questo denaro, Commisso avrebbe versato anche i discussi 32mln dell'aumento di capitale, ma Yonghong Li ha tentennato e dopo aver fatto credere a tutti di poter rimborsare l'ultimo prestito di Elliott (i 32mln appunto) è sparito nel nulla: i soldi non sono mai arrivati, e così il club verrà ''trasferito'' al fondo, che poi deciderà a chi cederlo e ha già avuto contatti con vari imprenditori statunitensi e stranieri. Insomma, la trattativa per Commisso si complica, ma l'imprenditore statunitense ha ostentato sicurezza ai microfoni della Gazzetta dello Sport.
Commisso ha svelato qualche piano e commentato gli ultimi sviluppi, ecco le sue parole: ''Gattuso, l'allenatore del Milan, mi piace molto. Quando giocavo per la Columbia University ero come lui, non volevo mai perdere: non ero così bravo, ma ero molto fisico e arcigno. Siamo entrambi calabresi, qualcosa vorrà dire (ride, ndr) - esordisce Commisso -. Ho saputo che sarei l'unico proprietario emigrante della Serie A: voglio che il calcio italiano abbia successo, ma non posso espormi troppo su una trattativa che è estremamente privata. Voglio chiudere, eravamo vicini a farlo e a siglare un pre-contratto, ma poi le cose si sono complicate. Sarebbe bello riuscire ad acquistare il Milan, potrei fare un gran lavoro: sono convinto di poter dare molto al movimento italiano, portando la mia esperienza da business americano che è partito dal nulla e ha creato una grande azienda''. Un po' quello che serve al Milan, ripartire da zero, ma la trattativa dopo il passaggio a Elliott non sarà facile e Commisso ne è consapevole: ''Le cose sono destinate a complicarsi, non sapremo cosa accadrà e come avverrà il passaggio al fondo. Non conosco di persona Singer, ma i miei advisor (Goldman Sachs) hanno ottimi rapporti con lui, e lui sa chi sono. Cosa farei da presidente? Ci metterò tanto impegno, dovrò studiare il vostro calcio, ma so imparare in fretta''.