L'ultimo in ordine di tempo è stato Riccardo Montolivo che ieri, da Casa Milan, ai cronisti che gli chiedevano un parere su Clarence Seedorf aveva risposto così: "Non si è creata la sintonia giusta per lavorare bene. La società ha preso questa decisione (l'esonero dell'olandese, ndr) per il bene del Milan". Ma quella del capitano è stata solo l'ultima di una serie di uscite, da parte dei giocatori rossoneri, non proprio tenere nei confronti dell'ex allenatore milanista, esonerato alla fine del campionato a meno di sei mesi dal suo arrivo.
Dichiarazioni e stoccatine che non sono piaciute a Deborah Martin, l'agente di Seedorf: "E' molto curioso che improvvisamente determinati calciatori e altre persone escano fuori con lamentele e cose negative su Seedorf - aveva detto la procuratrice all'Ansa - quando solo qualche mese fa un altro allenatore è stato esonerato e nessuno è stato autorizzato a dire una parola e quindi nulla è stato detto. Così come i calciatori non vennero autorizzati a lamentarsi dell'allenatore quando c'erano delle difficoltà. Venne loro chiesto di risolverle con l'allenatore e così è stato".
Secca la replica del club di via Aldo Rossi: "L'Ac Milan - si legge in una nota - precisa che le interviste di alcuni suoi tesserati, che sembrano aver suscitato lo stupore della Signora Deborah Martin, agente di Clarence Seedorf, sono state rese dai rispettivi autori quale espressione del loro proprio pensiero, senza interventi preventivi di sorta da parte della Società".