La cessione del Milan non è mai stata così in bilico: se infatti nei giorni scorsi l'uscita di scena di Yonghong Li sembrava davvero inevitabile, adesso invece tutto è tornato in discussione. Il punto sulla situazione ci arriva dalla Gazzetta dello Sport in edicola quest'oggi, che spiega come di fatto Rocco Commisso (patron dei NY Cosmos e di Mediacom Communications) e Yonghong Li stiano facendo una sorta di partita a scacchi: dopo l'offerta ufficiale del magnate statunitense, che ha chiare origini italiane (calabresi, nella fattispecie), infatti, Li non ha più risposto, lasciando cadere di fatto la proposta nel nulla. Il patron cinese vorrebbe avere un socio di minoranza e mantenere la maggioranza delle quote, Commisso invece era inizialmente intenzionato a comprare il 100% del club ed è poi sceso fino al 70%.
La proposta del magnate statunitense è molto allettante: Commisso verserebbe i 32mln dell'aumento di capitale (ultimo debito con Elliott)l si farebbe carico dei 380mln del debito con Elliott e investirebbe 150mln per costi di gestione e calciomercato estivo: un affare completo da 500mln, nel quale di fatto Yonghong Li non guadagnerebbe un centesimo, ma si vedrebbe sollevato e liberato dalle centinaia di milioni di debiti contratti nei mesi da presidente rossonero. E in più, l'attuale presidente resterebbe in società col 30% delle quote, potendo così guadagnare dal futuro sfruttamento del marchio negli States e nei nuovi mercati: nonostante tutto questo e nonostante i vari ultimatum di Commisso, però, Li è sparito. Dagli States aspettano solo una sua mossa per chiudere in un senso o nell'altro, e il Milan spera sempre di poter arrivare al giudizio del TAS sul ricorso contro l'esclusione dall'Europa League con un nuovo proprietario: ad oggi tutto questo sembra impossibile, ma nel calcio moderno le trattative nascono, crescono e vengono chiuse in tempi rapidissimi. E i tempi rapidissimi sono proprio ciò che serve a Li: se non restituirà i 32mln entro il 6-7 luglio, il Milan diventerà di Elliott, che sta già parlando con vari acquirenti.