Adesso è ufficiale: Kakà non è più un giocatore del Milan. Lo ha annunciato il club rossonero con una breve nota apparsa sul sito ufficiale nella quale si precisa che il contratto con l'asso brasiliano è stato risolto consensualmente.
Finisce così il secondo capitolo dell'avventura rossonera di Kakà, nei prossimi giorni firmerà con l'Orlando City. Arrivato in Italia nell'estate 2003, il brasiliano si era subito messo in luce per le sue qualità tecniche e atletiche conquistando quasi subito una maglia da titolare. Col Milan, prima di trasferirsi al Real Madrid nel 2009 tra la tristezza di tanti tifosi rossoneri, aveva vinto tutto: uno scudetto, una Supercoppa italiana, una Champions League, una Supercoppa europea e un Mondiale per club. Risultati, questi, che gli consentirono di aggiudicarsi il Pallone d'oro nel 2007.
Decisamente meno fortunata la seconda esperienza al Milan. Dopo quattro deludenti stagioni al Real Madrid, Kakà aveva deciso di tornare in rossonero con l'obiettivo dichiarato di convincere il ct del Brasile, Felipe Scolari, a convocarlo per i Mondiali. Kakà, però, complice anche una delle peggiori stagioni del Milan targato Berlusconi, non è riuscito nell'impresa disputando un'annata non del tutto convincente: al suo attivo 9 reti in 37 partite ufficiali.
Kakà ha voluto poi ringraziare il Milan che gli ha regalato grandi successi: "Sono sicuro che il Milan ripartirà, sarà un anno importante per ripartire e si potrà togliere tante soddisfazioni. Inzaghi? Abbiamo sempre avuto un grande feeling, ci sentivamo spesso anche quando ero a Madrid. Siamo amici e gli faccio i miei auguri per la prossima stagione. Lui ama il Milan e quindi potrà fare una grande stagione".
Infine un saluto ai tifosi rossoneri con una promessa: "E' stato un anno difficile per tutti, ma per me tornare al Milan e raggiungere le 300 partite con questa maglia e superare i 100 gol è stato bellissimo. La mia scelta non è legata al fatto che il Milan non gioca la Champions League, è un altro tipo di progetto. Non indosserò più la maglia numero 22, volevo lasciare questo segno anche ai tifosi del Milan. In Brasile credo che indosserò il numero 8 e poi in America il 10".