Il derby lombardo, il derby del cuore di Berlusconi e Galliani si è concluso con la vittoria del Milan grazie alla rete di Messias al 31’ del primo tempo. Mister Pioli ha sorpreso tutti inserendo dal primo minuto Origi e sulla fascia a tutto campo colui che ha deciso la partita. Mossa azzeccata per un Milan apparso stanco dopo le fatiche di Champions. La prima parte della partita è stato un monologo rossonero che con ispirato Leao andava vicino al vantaggio, colpendo il palo esterno. La supremazia territoriale era evidente e si concretizzava con il vantaggio del giocatore schierato titolare da mister Pioli. Il brasiliano Messias tornava di nuovo protagonista, e con un gioiello, una prodezza balistica infilava la palla in rete all’angolino.La ripresa iniziava con lo stesso tema, Milan sembrava padrone del campo. Theo Hernadez sciupava il raddoppio e dal momento la partita incredibilmente è cambiata. Palladino metteva tutte le sue forze e punte in campo e con orgoglio e rabbia agonistica si gettava in avanti alla ricerca di un pareggio che ha solo sfiorato con il palo di Ciurria, dove la palla una volta colpito il legno andava sulla schiena di un Tatararusanu battuto. Scampato il pericolo il Milan in contropiede sciupava la possibilità di chiudere la partita, ma un prodigioso Di Gregorio sul tiro a colpo sicuro di Giroud e un intervento di Pessina che respingeva la ribattuta di De Katelaere manteneva il risultato in bilico. Gli ultimi sforzi del Monza producevano solo corner, cosi dopo cinque minuti di recupero il Milan portava a casa tre punti preziosi. Un Monza che esce a testa alta, ha cercato di giocare senza fare barricate come vuole il suo Presidente. Dopo otto partite perde l’imbattibilità, ma il campionato fin qui deve essere considerato ottimo. Milan vince, soffre, il turno di coppa si è sentito, ma le scelte di Pioli sono state vincenti. Non è stata una passeggiata ma il diavolo esce dagli inferi e si porta a 44 punti, consolidando la zona Champions.
A cura di MARCO FOIANESI