L'Olimpia Milano ha scelto di affidare la rinascita a Luca Banchi, che a sua volta non ha voluto fare a meno di Keith Langford. La guardia di Fort Worth è uno dei punti fermi della nuova gestione, e nel corso dell'intervista concessa durante il Media Day di Eurolega ha analizzato l'annata che sta per cominciare: "La chiave sarà non pensare all'obiettivo - le sue parole -. Ciò che voglio a questo punto della mia carriera è essere leader".
Langford ha espresso concetti molto interessanti, a partire dalle differenze tra la preseason dello scorso anno e quella attuale: "Questa preseason è stata incentrata soprattutto sul lavoro, l'anno passato invece avevamo soprattutto parlato: c'erano tante aspettative e la squadra non si era amalgamata bene. Adesso l'atteggiamento è: lavoriamo, giochiamo insieme è vediamo cosa succede". E' proprio questo atteggiamento di spensieratezza, per Langford, il punto di svolta per Milano: "Tre anni su quattro questa squadra non è nemmeno arrivata alle Top 16 di Eurolega, questo può solo aumentare la pressione. La chiave è non pensarci, giocare una partita per volta e lavorare: sarà un processo di crescita, è fondamentale non guardare troppo avanti".
Langford confronta poi il roster della scorsa stagione con quello attuale: "Siamo più giovani. Non voglio mancare di rispetto ai giocatori dell'anno scorso, erano tutti ottimi elementi. Ma adesso saremo più atletici, e difensivamente possiamo essere molto migliori. Questa squadra potrà sorprendere". Molte delle ambizioni di Milano passano proprio dalle mani fatate della guardia americana: per puntare su di lui e su Gentile Banchi ha fatto fuori un mostro sacro come Malik Hairston. "Voglio essere leader. Per diversi anni sono sempre stato uno dei giocatori con più punti e statistiche migliori. Ma ora è il momento di far sentire la mia voce, essere una presenza in campo e vedere fino a che punto posso condurre questa squadra".