Dopo avere messo la firma su uno scudetto tanto atteso, Alessandro Gentile tiene in ansia i tifosi di Milano. Il 21enne capitano, scelto al numero 53 dei draft Nba dai Timberwolves che l'hanno poi ceduto ai Rockets, non nasconde di avere qualche dubbio sul futuro: "La scelta di Houston mi inorgoglisce, significa che qualcosa di buono ho fatto in questi anni. Mi prendo 2-3 giorni di pausa poi parleremo, ma credo che il mio futuro sarà ancora a Milano".
Dopo quella che lui stesso definisce “la più grande gioia della sua vita”, impreziosita dal riconoscimento di Mvp dei playoff, per capitan Gentile è tempo di sfoderare tutto l’orgoglio Olimpia: “Io sono uno dei pochi a essere qui da qualche anno. Abbiamo ingoiato bocconi amari e qualche volta fatto delle brutte figure, ma questa è stata una grande gioia. Siena si è battuta alla grande, un avversario irriducibile. Sapevo che sarebbe stata dura: i playoff, in ogni sport, sono una cosa diversa, si riparte da zero. Tutti dicevano che eravamo più forti, che sarebbe stato semplice. Ma vincere non è mai facile e chi è qui da agosto, o da prima, sa quanta fatica abbiamo fatto”.
Sotto contratto con l’Olimpia ancora per un anno, per Gentile si profila all’orizzonte un futuro in Nba. Il presidente Livio Proli, però, ostenta ottimismo: “Il nostro capitano forse sta diventando più bravo del padre Nando (campione d’Italia con Caserta nel 1991 e con Milano nel 1996, ndr) ed è tutto dire. Noi abbiamo l’orgoglio di aver puntato e creduto in lui quando aveva 19 anni. E oggi abbiamo un giocatore e una persona fantastica. Sono contento che l’abbiano scelto i Rockets, ma non credo che andrà in America tanto presto”.