Tanti complimenti e qualche frecciatina. Keith Langford saluta l'Olimpia Milano con un'intervista concessa alla Gazzetta dello Sport. Nelle sue parole, in mezzo alla felicità per la conquista del 26esimo scudetto, non mancano i motivi di rancore nei confronti della società: "Mi spiace soltanto che nessuno mi abbia detto le cose in faccia. Non ho mai ricevuto alcuna proposta di rinnovo, non me ne aspettavo e infatti non sono arrivate", le sue parole.
Langford spiega la situazione in questi termini: "Da parte della dirigenza dell'EA7 c'è stato solo qualche accenno ad un rinnovo in caso di conquista dello scudetto. Purtroppo credo fosse solo un modo per tenermi concentrato fino all'ultima gara". Ma l'avventura milanese di Langford non può ridursi semplicemente al difficile addio. La guardia di Forth Worth lascia splendidi ricordi e qualche indicazione: "Gentile? Credo che Milano sia il posto più adatto a lui, a meno che non decida di andare in Nba. E' un ragazzo che rispetto e che mi ha sempre rispettato, non abbiamo mai badato a tutte le fesserie scritte sul nostro conto. Certo, è giovane e sta maturando: a volte abbiamo dovuto chiudere un occhio e far finta di non vedere certe cose...". Chiusura su Luca Banchi: "Un vincente. Lo rispetto, come credo lo rispetti chiunque abbia giocato ai suoi ordini". Mai banale, come in campo.