"Ciò che posso fare è continuare su questa strada: giocare bene nel mio club. Se dovessero chiamarmi sarei molto felice". Gli anni passa e la formica atomica non è più un ragazzino. Sebastian Giovinco classe '87 è fuori dal giro della nazionale da due anni, ultimo match giocato durante il girone di qualificazione di Euro 2016 contro la Norvegia, schierato da Antonio Conte ma non convocato tra i 23 delle fasi finali.
Si è detto che l'MLS non è un campionato allenante. Fu Antonio Conte ad affermarlo, incalzato dai giornalisti sulla mancata convocazione di Giovinco. E aggiunse "Chi sceglie certe destinazioni, conosce le possibili conseguenze". Questo è quanto, tanto basta per escludere l'ex attaccante di Parma e Juventus dal giro della nazionale.Sebastian è un calciatore intelligente, riconosce i limiti dell'MLS, ma non lo snobba "È vero che a livello tattico qui si gioca più semplice e gli attaccanti hanno più possibilità di segnare, ma a livello fisico di sicuro è un torneo molto impegnativo. E comunque di semplice non c’è un bel niente".Forse per statura o forse perchè fu cercato dal Barça prima di scegliere Toronto, c'è chi lo paragona a Messi "Per favore, nessun tipo di paragone se no succede una catastrofe. Penso solo a calciarle, mi piace farlo, mi diverto e mi alleno. Sì, è una grande qualità che ho, non la rinnego".Sulla VAR, dice "Per la Mls è un bene. Qui non c’erano gli assistenti di porta, per cui ora gli arbitri hanno un aiuto eccezionale. E poi nel Nord America c’è già una mentalità predisposta. La moviola esiste da anni nel basket e nel football. E si vive in modo più sereno e raramente si aprono polemiche come da noi".