Dopo Totò Di Natale anche Luciano Moggi esprime il suo disaccordo con Cesare Prandelli sull'omosessualità nel calcio. "Prandelli ha perso un'occasione per stare zitto - commenta Moggi alla trasmissione radiofonica La Zanzara -. Poteva tenerselo per sè, poteva stare zitto e sarebbe stato meglio". Ai microfoni di Radio24 l'ex dg bianconero confessa: "E' sbagliato dichiarare di essere omosessuali. Una volta dissi che se avessi saputo di un calciatore gay lo avrei venduto subito. Ho ricevuto tante di quelle critiche - continua Moggi - che adesso sostengo una cosa: tutti omosessuali, così risolviamo la cosa".
Il grande accusato nel processo Calciopoli si toglie infine qualche sassolino nella scarpa parlando dello scudetto vinto dalla Juve e della polemica coi rivali interisti: "La terza stella? Fosse per me la metterei sulla testa di Moratti - spiega un ironico Moggi -. La inchioderei sulla sua fronte. Come quelli che fanno la prova del chiodo. L'Inter è quella che prima ha detto che Facchetti era un santo, poi nel processo sui pedinamenti lo ha scaricato dicendo che ha fatto tutto da solo, pur di non pagare. Questa è l'Inter di Moratti - conclude -, che con Telecom ha rovinato tanta gente".