Tra gli artefici della stagione da sogno del Monaco c'è Kamil Glik che, dopo 5 stagioni al Torino, affronterà la Juventus in semifinale di Champions League. In un'intervista al Corriere della Sera, il difensore appare pronto a vivere un nuovo derby: "E’ una sfida speciale. Non posso dire di non sentirla perché al Toro ho vissuto anni splendidi. Credo che per l'equilibrio che ha trovato, la Juve sia la favorita di questa Champions".
Pochi minuti dopo il sorteggio delle semifinali, Glik postò su Facebook la foto di un suo fallo su
Giaccherini nel derby tra Torino e
Juventus che gli costò l'espulsione: "In realtà non avevo intenzione di caricare la partita o di parlare di arbitraggi - rivela -. L'ho fatto in modo simpatico: sono ricordi, belli o brutti, ma comunque importanti". Il polacco non si nasconde: "Ho sempre sognato la
Champions e ho lasciato
Torino per questo. Ma non era garantita, visto che siamo passati da un doppio preliminare. Al primo tentativo però sono già in semifinale.
E me la sto godendo".
Il
Monaco arriva alla sfida di mercoledì con la consapevolezza di avere un attacco stellare:
"Noi abbiamo una fase offensiva notevole, con 150 gol tra tutte le competizioni: qualcosa davanti diciamo che ce l'abbiamo. Se il Barcellona non ha segnato alla
Juve vuol dire che anche per noi non sarà facile - ammette -. Ma l'Atalanta gliene ha fatti due, quindi ogni partita è diversa. Loro sono organizzati come le grandi squadre italiane e stanno bene fisicamente. Sarà una bella lotta".
Nonostante la forza del reparto offensivo,
Glik sa che per approdare in finale servirà un'ottima prova complessiva, anche del pacchetto arretrato: "Il mio problema è prendere meno gol possibile: siamo una squadra molto offensiva ed è normale che dietro prendiamo dei rischi.
Ma questo finora ha pagato e va bene così".
Secondo l'ex capitano del Torino, la coppia
Mbappé-Falcao vale come quella composta da
Dybala e Higuain: "I numeri dicono di sì anche se sono giocatori completamente diversi". Secondo
Glik il protagonista di questa stagione da favola del Monaco è proprio Mbappé: "Se a 18 anni riesci a ripeterti a questi livelli per 20-30 partite non può essere un caso: può ancora crescere e arrivare davvero in alto - conclude -.
Si parla tantissimo di lui, ma è sempre calmo e coi piedi per terra".