"La vittoria del Mondiale nel 2006 è stata il momento più alto nella carriera di ognuno di noi. Fu una cavalcata entusiasmante, l'autostima era cresciuta partita dopo partita". L'ex ct della Nazionale Marcello Lippi ricorda così la finale di Berlino contro la Francia vinta ai rigori esattamente cinque anni fa. "I rigoristi? Non ebbi nessuna esitazione, la grande partecipazione di tutti mi ricordò le mie finali di Champions del passato. Decisi che fosse Grosso a tirare il quinto penalty perché lui era l'uomo dell'ultimo minuto, fu un'intuizione", commenta l'ex allenatore di Juventus e Inter.
Dopo i ricordi più belli, Lippi apre una breve parentesi anche sulla sfortunata avventura con l'Italia ai Mondiali 2010: "Non avere portato Giuseppe Rossi in Sudafrica è il mio più grande rammarico, l'unica cosa di cui mi sono pentito - ammette il viareggino -. Oltre a essere un bravissimo ragazzo, ha doti tecniche notevoli. In quel periodo non era particolarmente brillante, ma avrei fatto bene a portarlo: chi lo prenderà farà un grande affare".